Arriva Puccini, la nuova fiction su Giacomo Puccini, interpretato da Alessio Boni. La fiction si inserisce nel quadro dell’organizzazione di vari eventi in onore della celebrazione del 150 anniversario della nascita del grande compositore.
Puccini inizia dal niente, uomo legato alla famiglia e appassionato alla musica, anche se prima di credere nelle proprie produzioni, obiettivamente, ci metterà un pò. Giacomo è una persona dall’animo profondo, che in questa fiction si cerca di delineare accarezzando le varie sfaccettature del suo carattere, condite con i cambiamenti che, immancabili, arrivano a sconvolgere la vita delle persone.
Il primo passo di Giacomo verso la musica coincie con l’arrivo a Milano; qui un giovane Giacomo viene ammesso al conservatorio. Un inizio in povertà e in indigenza, che racchiude però tutta quella passione genuinamente artistica che accompagna nel nostro immaginario la figura dell’artista vero.
Milano schiaccia, non è facile emergere. Il conservatorio rappresenta un nugolo di difficoltà, legate a una vita studentesca austera e non solo meritocratica. Come se non bastasse, la mamma di Giacomo (Stefania Sandrelli) non sta bene per niente, anzi, sta piuttosto male.
Milano è la città delle occasioni per Giacomo, ma il suo legame con Lucca, la città natale, è assolutamente indissolubile. Un pò perchè c’è la madre, che gli sta sempre così vicino, che gli dà sempre i consigli migliori.
D’altro canto c’è anche Elvira (Sophie Von Kessel). Elvira è il suo amore, ma è anche il motivo del più grande tormento: la donna è sposata con un mercante locale, e nonosante il loro amore nasca dalla semplice frequentazione, non si tratta certamente di un rapporto semplice da organizzare.
Il momento in cui sboccia il loro amore è dolcissimo, infatti lei sta cercando di cantare, ma non ci riesce bene. Si lamenta allora del fatto che forse le manca il diaframma. E’ quello il momento in cui inizia il contatto fisico, e tutto magicamente e indubitabilmente, sboccia.
La famiglia è vicina a Giacomo anche attracerso la figura del fratello Michele, figura all’inizio scanzonata, che poi scapperà a Buenos Aires. Giacomo subito dopo partecipa al premio Sonzogno, ma non riesce a vincere.
Poi avviene l’incontro con il mitico Giulio Ricordi (Andrea Giordana), editore illuminato e di enorme successo, che sembra sinceramente interessato all’opera di Puccini, in un momento in cui questi sta cercando fondi (quattrocento lire, per la precisione) per “autoprodurre” la sua opera.
La fiducia di Ricordi non crolla nemmeno dopo i primi insuccessi. Puccini si deprime, i debiti aumentano, e la fuga d’amore con Elvira ha avuto come effetto collaterale l’aumento delle cose da pagare, allora Ricordi finanzia ulteriormente Puccini, lo libera dai debiti, permettendogli di scrivere in libertà, con uno stipendio di 300 lire al mese.
Alla fine arriva manon lescaut, e con questa inizia lo straordinario, promesso, successo. Domani vedremo come si concluderà la vicenda che vede protagonista il grande compositore.