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Pietro Valsecchi voleva maggior protezione da Mediaset per Intelligence e ora chiede televoto di gradimento

Pietro Valsecchi non ci sta a vedere Intelligence perdere contro le fiction di Raiuno e parla chiaramente di penalizzazione causata da Canale 5 (fonte Ansa):

I prodotti vanno difesi, come si proteggono le piante quando arriva l’inverno. Non basta seminare, occorre innaffiare, concimare. Questo io credo non sia stato fatto con Intelligence, che si è trovata a combattere per ben due volte contro la seconda parte di una miniserie di Rai Uno, che la domenica precedente aveva avuto un grande successo di ascolto, senza contro programmazione.

Il produttore di Taodue lancia una sfida alle fiction “tradizionali” di Raiuno:

E’ come se la domenica sera si aggirasse uno spettro per le reti, che tutti hanno paura di affrontare. Ma io no. Per questo io voglio scendere in campo e proporre i miei gioielli proprio al pubblico della domenica sera, per dargli una possibilità di scelta contro la fiction tradizionale che propone Rai Uno. Voglio programmare la domenica sera il mio Distretto di Polizia, e a partire dall’anno nuovo, anche I Liceali.

Valsecchi, infine, lancia una sfida anche all’auditel, proponendo di far valutare l’indice di gradimento al pubblico via sms:

Per quanto riguarda la puntata conclusiva di Intelligence, venerdì prossimo, voglio lanciare anche una sfida all’auditel. Voglio che siano gli spettatori a dare direttamente il loro indice di gradimento, mandando un sms a un numero in sovrimpressione. Voglio che mi dicano, da uno a cento, quanto gli è piaciuto Intelligence e se vogliono vedere o meno una seconda stagione. In base alle loro risposte, decideremo se le avventure di Marco Tancredi e la sua squadra avranno un futuro.

Sinceramente le provocazioni lasciano il tempo che trovano: nel caso della contro programmazione Mediaset, Valsecchi dovrebbe ricordarsi che il direttore di Canale 5, Massimo Donelli, ha sempre detto che non avrebbe mai proposto fiction contro fiction per tutelare i prodotti italiani che trasmette; nel caso dell’indice di gradimento, mi pare assurdo voler chiedere al pubblico, che ha scelto di vedere Intelligence, se gradisce il prodotto, perché se uno sta guardando l’ultima puntata forse apprezza la serie (i fan da uno a cento metteranno cento a prescindere no?) e perché chi non l’apprezza se non ha proprio soldi da buttare (o non vuole boicottare il prodotto), evita di spedire euro in sms.

3 commenti su “Pietro Valsecchi voleva maggior protezione da Mediaset per Intelligence e ora chiede televoto di gradimento”

  1. Un programma come Intelligence su una tv commerciale ha senso solo se raggiunge certi risultati superiori al 25% di share …non li ha raggiunti quindi e’ giusto non riproporlo in merito poi alla “qualità” qualsiasi prodotto americano che costa come diritti 1/3 di questa serie made in italy soppiante la produzione di valsecchi.

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  2. E’ bellissimo sentire quanto Valsecchi ci tenga alla SUA creatura, tanto da chiedere a voce alta una programmazione più adeguata, Tutto e tutti vanno difesi, dai cittadini ai produttori, dagli sceneggiatori alle comparse….ma sarà proprio così!!
    Se Pietro Valzecchi la pensa proprio così, sarà perché le ingiustizie se ne consumano tutti i giorni, proprio come è successo al protagonista di Intelligence.
    Ma sarà proprio così?….le piante saranno innaffiate come è giusto che sia?
    Lo sapremo presto.
    >Cordiali saluti, e complimenti per la bellissima idea di Intelligence.

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