Da questa sera su Raiuno andrà in onda Paura d’amare, la fiction in sei puntate diretta da Vincenzo Terracciano, che racconta la storia d’amore bella e cristallina, quanto difficile e tormentata, che nasce tra il ricco Stefano e la ragazza di umili origini Asia.
La storia. Stefano Loi, imprenditore di successo (è il presidente della società farmaceutica Loipharma), rimane vedovo a causa della tragica morte, in un incidente stradale della moglie. All’uomo, lacerato dal dolore, non rimane che crescere i suoi due figli e provare a dare un senso alla propria esistenza. Un giorno entra nella sua vita Asia, la babysitter dei suoi bambini, una ragazza più giovane di lui, orfana e di umili origini, che riesce a far breccia nel suo cuore. In poco tempo l’amore prende il sopravvento, ma viene contrastato dalla famiglia di lui, classista, che non vuole una donna squattrinata a fianco di Stefano.
I problemi per il manager non sono solo di natura amorosa: alcuni membri della sua famiglia, in particolar modo la moglie di Tommaso, il defunto fratello di Stefano, stanno cercando di scalare la Loipharma, per estrometterlo dalla presidenza; la presunta assassina di Tommaso, Cecilia Colombo, viene scarcerata di prigione.
Il cast principale della serie è formato da Giorgio Lupano (Stefano Loi), Erica Bianchi (Asia), Ida Di Benedetto (Elide), Barbara Livi (Mirella), Benjamin Sadler (Carlo), Alberto Molinari (l’avvocato Marco Airoldi), Marta Bifano (l’avvocato Federica Consoli), Marco Falaguasta (Paride), Ivana Lotito (Simona), Clotilde Sabatino (Giuliana), Teresa Acerbi (Olga) Brigitte Christensen (Cecilia Colombo), Palo Lanza (l’avvocato Gironi), Domenico De Santi (Roberto), Pedrag Ejdus (Giorgio), Ana Bretschneider (Emma), Misa Beric (Manuel Olivieri), Rosabell Laurenti Sellers (Carlotta Loi), Dario Fiorica (Tommy).
Curiosità: il soggetto della serie è di Maria Venturi; la sceneggiatura è di Gianfranco Clerici, Daniele Stroppa, Carla Giulia Casalini, Riccardo Degni e Vincenzo Terracciano; le scene sono state girate tra Torino, Belgrado e il Montenegro; le musiche sono state affidate al Maestro Ludovico Fulci, mentre Giantito Burchiellaro si è occupato delle scenografie.
Vincenzo Terracciano nelle note di regia scrive:
La fiction televisiva come linguaggio o genere? Forse entrambi, e per molti è sicuramente così. Io, invece, so interpretarla (farla?) come genere. Paura Di Amare è un romanzo popolare costruito con l’architrave dei generi, ma principalmente un melodramma che spesso si concede incursioni nella commedia sentimentale. È una storia, il cui racconto ho preferito affidare quasi esclusivamente al concerto dei miei splendidi attori. Volevo che i loro corpi, voci e silenzi fossero la riscrittura di quei verbi ed aggettivi che la sceneggiatura di giorno in giorno mi proponeva, i loro volti come liane emotive che spesso a loro insaputa mi conducevano, portandomi per mano, di emozione in emozione. Ho divorato chilometri di Wyler, Sirk, Capra e Fassbinder (non me ne vogliano!) e confesso che spesso pensavo a loro la mattina sul set mentre impostavo, dirigevo e giravo per poi accorgermi che li avevo già dimenticati.Perché il pubblico continua a voler vedere film d’amore? A cosa servono questi film? Forse a farci avere paura dell’amore, sennò che amore è? P.S. Per quattordici lunghi mesi non ho fatto altro che lamentarmi con Ida, ma confesso mi sono divertito. Ma questo non diteglielo!
Se cercate un racconto che sia in qualche modo la rilettura in chiave moderna di Cenerentola, non perdetevi ogni domenica alle 21.30 su Raiuno Paura di Amare.
Spero di vedere presto il seguito di questa bellissima ficsion, con tanto interesse ,gli attori sono tutti bravi , la trama che sia ancora più interessante, così gli aspettatori saranno maggiori.