Da questa sera su Raiuno andrà in onda la fiction, Pane e libertà, il film tv in due parti, diretto da Alberto Negrin, che racconta la storia di Giuseppe Di Vittorio, il sindacalista rivoluzionario (combattente nella guerra di Spagna e catturato dai nazisti nel 1938), che ha dedicato la sua vita in difesa degli ideali, della Costituzione italiana e della democrazia.
Ad interpretare il grande uomo (colui che ha detto:“Il sindacato deve essere la casa di tutti i lavoratori, perché i lavoratori non hanno colore, sono tutti uguali, hanno tutti lo stesso odore. Nessuno dovrà più morire per un pezzo di pane”), che da povero contadino analfabeta di Cerignola diventa la guida dei lavoratori italiani, superando mille difficoltà è stato scelto Pierfrancesco Favino. Nel cast sono presenti anche Raffaella Rea, Danilo Nigrelli, Massimo Wertmullare, Giuseppe Zeno, Frank Crudele e Francesco Salvi.
Il film, scritto da Pietro Calderoni, Gualtiero Rosella e Alberto Negrin, si distingue dalle ultime fiction Rai, non solo per la scelta del personaggio descritto (non è un genio artistico o uno scienziato, ma una persona comune fuori dal comune), ma soprattutto per le suggestive riprese a campo lungo (per rendere visivamente l’epicità della storia) e la colonna sonora curata, diretta e orchestrata dal Premio Oscar Ennio Morricone.
Dice la figlia di Giuseppe, Baldina Di Vittorio:
Favino è straordinario. Perfino nei gesti, nelle mani, nel modo di muoversi ricorda molto bene l’intensità di mio padre. Il film è stato fatto molto bene, è forte e commovente, sicuramente colpirà le nuove generazioni, che non sanno nulla di quel periodo e della storia del movimento operaio. Ero terrorizzata quando mi hanno detto che volevano fare un film su mio padre, perché sapevo benissimo che la sua vita era piena di cose difficilmente riproducibili in una fiction. E poi pensavo di vedere qualcosa di retorico, mentre il regista Negrin, gli sceneggiatori, Favino e tutti quanti sono riusciti a ottenere un ottimo risultato
Dice il regista Alberto Negrin:
Quella di Peppino è la storia di un grande sognatore, di un dolcissimo e sensibilissimo ‘poeta’ della condizione umana, di un uomo, unico tra tutti, che aveva la capacità di piangere senza vergognarsi di farlo anche in pubblico.
Questo è un grandissimo film “western”, è una magnifica avventura e fino alla fine non si sa chi vince e chi perde, se il ’buono’ o il ’cattivo’.
Se volete assistere alla storia di Giuseppe Di Vittorio, morto a Lecco dopo un comizio a causa dell’ennesimo infarto, non perdetevi la prima puntata di Pane e libertà, la fiction prodotta da Rai Fiction, Palomar ed Endemol, in onda questa sera su Raiuno alle 21.30 e domani sulla stessa rete alle 21.10. (Se doveste perdervi una delle due parti non preoccupatevi, perché troverete i riassunti poco dopo la messa in onda).