Questa sera alle 23.40 su La7 andrà in onda in prima visione in chiara la miniserie italiana composta da 12 episodi Non pensarci, diretta da Gianni Zanasi e Lucio Pellegrini ed ispirata al film del 2007 diretto sempre da Zanasi.
Il cast è lo stesso identico del film, e la storia racconta la vita di una famiglia romagnola , i Nardini famosi per avere l’azienda di famiglia produttrice di ciliegie sotto spirito.
Il protagonisti della storia sono il 36enne Stefano Nardini (Valerio Mastrandrea) mezzano della famiglia e musicista punk in una band di ventenni, che dopo aver saputo de che suo padre Walter (Teco Celio) è stato colpito da un infarto torna nella città natia Rimini per stare vicino ai familiari.
La causa dell’infarto è dovuta alla recente crisi dell’azienda, ora sotto le mani del maggiore dei figli, Alberto (Giuseppe Battiston), uomo di dovere costretto a fare i conti con la bancarotta e gli operai in rivolta.
La madre, la signora Silvana (Gisella Burinato) si ritrova coinvolta in questo marasma, e per cercare di tranquillizzarsi fa uso di psicofarmaci e cerca conforto in tecniche sciamaniche insieme alla sua parrucchiera di fiducia, l’eclettica Marta (Luciana Littizzetto).
L’altro problema della famiglia è la più giovane dei figli, Marta (Anita Caprioli) una neo laureata che ha rifiutato la cattedra in una prestigiosa università all’estero per lavorare presso il Delfinario di Rimini, Marta è vista male dalla famiglia anche a causa della sua situazione sentimentale … single per sua volontà e dalla sua anima ambientalista.
La famiglia si ritrova a combattere unita per la salvezza dell’azienda purtroppo presa sott’occhio dal signor Francesco (Paolo Sassanelli), a capo di un Gruppo bancario.
La serie è un mix tra situazioni buffe al limite dell’immaginabile e la situazione drammatica centrale, nonché la possibile perdita dell’azienda. La famiglia cercherà in tutti i modi per non perdere l’azienda, anche attraverso macchinazioni poco chiare e lecite, come il rapimento del figlio di Francesco, bugie agli operaio in rivolta e finte documentazioni.