Debutta, stasera alle 21.10 su Raiuno, Nero Wolfe, la fiction in otto episodi prodotta da Rai Fiction e realizzata da Luca Barbareschi per Casanova Multimedia, che celebra il personaggio creato da Rex Stout.
Wolfe è un genio capriccioso, misantropo, misogino, egocentrico, fobico, maniacale ma capace di risolvere i misteri più intricati senza uscire (quasi) mai da casa. Non esce perché il movimento (di sé stesso, degli altri, degli oggetti meccanici) è una tra le tante cose che detesta. Per lui si muove Archie Goodwin, il suo assistente, che va, vede, ascolta, qualche volta usa le mani e spara. Poi torna indietro e riferisce. Wolfe ascolta, sprofonda nella sua poltrona, socchiude gli occhi e inizia il geniale lavorio mentale che mette in ordine gli eventi, elimina l’inessenziale e infine isola l’elemento che porterà alla soluzione del mistero e all’arresto del colpevole.
Wolfe non stringe mani, non si alza davanti alle signore, non fa nulla per mascherare il fastidio che l’umanità intera, specie se femminile, gli procura. Apparire antipatico è solo una delle strategie che ha messo in atto per evitare che gli spigoli e le ruvidezze del mondo possano rovinare l’affilatura di quel tagliente rasoio che è la sua capacità di analisi. Un’altra è imporre a tutti le sue inderogabili abitudini: coltivare orchidee nella serra sul tetto di casa dalle 9 alle 11 e dalle 16 alle 18 di ogni giorno, pranzare alle 13 e cenare alle 20 spaccate, evitare ogni riferimento al lavoro durante i pasti. La grassezza è un’ulteriore linea di difesa, la più ravvicinata, il guscio delle mura domestiche quella più esterna.
Tra le stesse mura vive, oltre ad Archie Goodwin, anche Nanni Laghi, cuoco e maggiordomo. Che a sua volta non ha un carattere facile. Per esempio, chiamarlo cuoco basta già a suscitare una reazione molto infastidita: chef, non cuoco! E si capisce che un così insolito menage a trois sia perfetto per generare scintille, divertenti scintille di commedia che rischiarano le oscurità dell’animo umano che Wolfe esplora nel corso delle sue investigazioni. Durante le quali non manca di rivelare l’aspetto più nascosto di sé stesso: una inattesa umanità .
Nel cast dell’adattamento, per la regia di Riccardo Donna, Francesco Pannofino (Nero Wolfe), Pietro Sermonti (Archie Goodwin), Andy Luotto (Nanni Laghi), Andy Luotto (Rosa Petrini), Marcello Mazzarella (Commissario Graziani), Michele Laginestra (Spartaco Lanzetta), Davide Paganini (Maresciallo).
Visto cinque secondi e cambiato canale, schifato e offeso. Inaccettabile che la RAI spenda soldi per porcherie del genere. E’ un insulto al pubblico e a Rex Stout, e spero che all’estero non si accorgano di questo vergognoso stravolgimento di un’opera così famosa e amata. Ma cosa pensano in rai, che noi italiani siamo così ignoranti e stupidi? nonostante la campagna di rimbambimento che stanno facendo da anni, sappiamo ancora pensare e distinguere.
Ulteriore prova della bassa cultura degli attuali dirigenti e che vanno cacciati a pedate.
Ma questo Pannofino che si e’ messo in testa?
Sa di poco, rozzo e volgare con l’unica bellezza vocale a volte, forse troppo, esagerata e poco modesta.
Guardatevi “faccio un salto all’havana” se avete il fegato.