Arriva al volo il finale de La Stella della Porta accanto, che dopo un breve momento di tensione, si risolve nell’esplosione che fa il rumore di una bolla di sapone che scoppia. Si chiude quindi la fiction interpretata da Bianca Guaccero.
Dove eravamo rimasti? Stella (Bianca Guaccero) è stata licenziata dopo un imbarazzante incidente: la sua enorme terranova Carlotta ha provocato la caduta e le conseguenti contusioni all’ambasciatore Molteni (Sergio Fiorentini), ospite a casa di Jacopo (Giorgio Lupano).
Quello che si dice un vero e proprio incidente diplomatico. A quel punto la casa ripiomba nella tenebra emotiva in cui si trovava all’inizio. L’unico focherello che la scalda è il tiepido rapporto tra Jacopo e la cognata Roberta (Stefania Orsola Garello), che si era sempre opposta all’entrata in casa di Stella.
Ben presto, tuttavia, anche il glaciale Jacopo si rende conto della carenza di affetto e di allegria causata dall’assenza di Stella. Per questo, dopo qualche scenetta isterica, cede e le chiede di ritornare.
Lentamente il rapporto tra loro si fa più intenso, ed incredibilmente tra i due comincia a nascere un rapporto di una certa consistenza, senza contare che i bambini sono alle stelle per il ritorno di Stella.
L’ultimo ostacolo, semi-insignificante, per raggiungere la felicità, è l’ex ragazzo di Stella, che ripiomba nell’esistenza della giovane addestratrice al solo scopo di portare la durata della puntata a quella attuale. Si spezzano di nuovo gli equilibri ma, vi assicuro, che fanno presto a ristabilirsi, come avrete facilmente immaginato.
E’ chiaro che una storia semplice e lineare sia maggiormente fruibile per il pubblico, e che i buoni sentimenti non guastano mai. Ma La stella della porta accanto se ne approfitta.
La trama viaggia praticamente su una linea retta, non succede niente di sostanziale a parte qualche piccolo imprevisto, non c’è uno sviluppo vero e proprio della trama. Forse sono io che chiedo troppo, ma a dire il vero non ero rimasto completamente deluso dalla prima parte, che in qualche modo poteva anche nascondere i semi di una storia interessante.
Anche i personaggi secondo me sono poco credibili, e alquanto improbabili; e il fatto che si tratti di una fiction non mi pare in questo caso un motivo sufficiente. Jacopo è di un a rigidità che in certi momenti risulta paradossale.
Si comporta con i bimbi con un fare che è ai limiti del maltrattamento, a volte in modo quasi ingiustificato. Anche il mitico Giacinto, autante che lavora sotto soglia per il bene di tutti, è una figura alquanto fumosa e poco approfondita.