A Cortina d’Ampezzo è stata presentata in anteprima Intelligence – Servizi & Segreti, con tanto di proiezione della prima puntata, in onda su Canale 5 il 21 settembre (e non il 7 come già vi avevamo anticipato). Della fiction, costata 20 milioni, definita popcorn serial hanno parlato i protagonisti e il regista. Quest’ultimo, Alexis Sweet dice (fonte Il giornale):
Mi sono ispirato alla trilogia di Paul Greengrass dedicata a Jason Bourne, l’eroe letterario di Robert Ludlum. Intelligence – Servizi & Segreti è un po’ come una piramide sommersa: quando trovi la punta non immagini cosa ancora possa esserci sott’acqua.
Raoul Bova che in Intelligence ha il ruolo del protagonista principale, quello di Marco Tancredi, ex ufficiale dei Corpi Speciali dell’esercito che per errore di tattica fa sterminare la propria squadra durante una missione in Medio Oriente, ricostruisce la storia del personaggio, lo descrive e parla della fiction (fonte Tgcom):
Marco decide di chiudere con il passato e si specializza in sistemi informativi, nuove tecnologie e strumentazioni. La storia si apre nella pura, gioiosa normalità, ma il destino è dietro l’angolo, un destino amaro e terribile che stravolge in un attimo la sua serenità. Ma Marco non si arrende, vuole capire il perché una nuova tragedia ha colpito la sua vita, così si avvicina ai servizi segreti.
E’ un personaggio coraggioso, atletico, d’azione che ho sempre sognato di interpretare. Io ho sempre amato i film di James Bond, ricordo Moore e Connery come degli eroi. Marco è un uomo che sente la solitudine, che soffre, alla ricerca dell’amore perduto e che vuole giustizia a tutti i costi.
(La fiction è N.D.R.) Nuova, assolutamente nuova come genere. Ricorda molto i film d’azione. Anche la mia parte è insolita … esce un po’ dello stereotipo dei personaggi che invadono la televisione in questi ultimi tempi che recitano ormai un copione collaudato e sempre lo stesso. Ecco, direi che Intelligence, Servizi & segreti osi anche da questo punto di vista.
Dino Abbrescia, che nella fiction recita il ruolo di un agente segreto cinico e corrotto, afferma (Fonte Il giornale):
Tutti da bambini abbiamo immaginato di essere agenti segreti. Con Intelligence io ho realizzato il mio sogno infantile: mi è costato tre mesi di addestramento, scazzottate e scene pericolose che mai nella carriera di attore avrei pensato di girare.
Il produttore Pietro Valsecchi di Taodue, produttore della serie rivela che il colpo di scena finale è stato suggerito da uno 007 e dà la sua opinione sui servizi segreti:
Ne abbiamo incontrati tanti. Ognuno ci ha raccontato la sua storia, la sua versione di alcuni fatti accaduti nel nostro Paese e dalle loro bugie abbiamo capito la verità. A un certo punto abbiamo capito che eravamo noi a essere sotto sorveglianza. Alcuni del cast erano seguiti e un giorno un agente segreto si è presentato sul set raccontandoci nei dettagli una parte della sceneggiatura che avevamo scritto la sera prima. Come faceva a saperlo? Ci controllava i computer. Alla fine comunque un’idea ce la siamo fatta: esistono servizi segreti deviati ma anche molti agenti onesti che hanno a cuore il bene del Paese.