Ieri sera è andata in onda la quarta puntata di Don Matteo 7. Il primo episodio dal titolo Dietro le mura del convento Suor Maria (Astra Lanz) incontra il cugino Andrea (Luca Calvani), che ospita all’isaputa di tutti all’interno del convento. Carmela è molto adirata per non aver preso i voti perpetui per diventare suora e litiga con Suor Angelica. Il Maresciallo Cecchini (Nino Frassica) ed il Capitano Tommasi (Simone Montedoro), vanno ad un corso di spagnolo e scoprono che lì insegna la figlia del Commissario Patrizia (Pamela Saino).
Suora Angelica viene trovata terra priva di conoscenza. Viene interrogata suora Carmela, trovata nel luogo in ci si è verificato l’evento con in mano un martello. Tommasi ed il Commissario Cecchini indagano sul caso. Viene perquisita la stanza in cui si nascondeva momentaneamente Andrea, ma non viene trovato nessuno al suo interno.Suor Angelica è in coma e non si sa se riuscirà a recuperare le normali funzionalità qualora dovesse risvegliarsi. Don Matteo va in carcere per parlare con Carmela, indagata per ciò che è accaduto a Don Matteo. Il prete crede che Carmela non sia stata a commettere tale gesto, inoltre parla al Maresciallo Cecchini di una collanina con la Madonna che non è nè di Carmela, nè di suor Angelica.
Suor Maria e Don Matteo notano che all’interno della chiesa, un quadro è stato sostituito con un altro di minori dimensioni. La suora si confida con il prete sostenendo di aver protetto e nascosto suo cugino Andrea, con il quale c’è stata in passato una frequentazione.
Viene arrestato Andrea per aver rubato il quadro in chiesa. Andrea ha ammesso di aver rubato il quadro, ma di non aver fatto del male ad Angelica. Si viene a conoscenza della provenienza della collanina. Don Matteo sembra intuire qualcosa: scopre che il colpevole è il giardiniere si è innamorato di suor Angelica, il cui nome prima di entrare in convento era Azzurra. L’uomo confessa di aver incontrato suor Angelica in chiesa, di aver saputo da lei che avrebbe preso i voti perpetui, di averle dichiarato di amarla e (dopo il suo rifiuto) di averla colpita con un martello. Il ragazzo va a trovare suor Angelica in ospedale (ancora in coma), e dopo averle parlato, la suora si risveglia e gli sorride.
Nel secondo episodio dal titolo Caro papà un certo Cosimo Bordini chiede al maresciallo di ritrovare il padre mai conosciuto che di professione fa il carabiniere. L’unico modo che ha di trovarlo è quello di risalire ad alcune lettere che il carabiniere mandava a sua madre. Il maresciallo si rende conto che le lettere le ha scritte lui e Cosimo crede che Cecchini sia suo padre, ma quest’ultimo nega con tutte le sue forze che possa essere successo ciò.
Cecchini e Don Matteo assistono inermi ad una rapina all’interno di un bar. Cecchini prova a fermare il ladro con la pistola durante una colluttazione con il signor Carrani titolare di una tabaccheria, ma nell’intervento l’uomo viene ferito ed il ladro riesce a fuggire. A parere del prete si crede che sia stato un principiante. Viene interrogato un ragazzo, commesso che aveva avuto una lite con il proprietario del bar.
Cosimo viene invitato a cena dalla moglie (Caterina Sylos Labini) di Cecchini, la quale crede che sia un cugino del marito. Il ragazzo accusato della rapina è un certo Elio Guarnieri che viene trattenuto in cella. Parlando con Don Matteo, Elio sostiene di non aver rapinato all’interno del bar e che in quel momento stava per rubare un’auto che avrebbe dovuto consegnare ad un certo Claudio Magri, strozzino a cui si è dovuto rivolgere per potersi pagare una scuola di disegno. Viene interrogato quest’ultimo che nega di aver avuto appuntamento con il ragazzo e viene verificato il suo alibi.
Don Matteo convince Claudio Magri a parlare. Cecchini viene cacciato di casa dalla moglie dopo avere scoperto da Cosimo che probabilmente è suo figlio. Il maresciallo si confida con Giulio Tommasi, che lo ospita e gli consiglia di fare il test di paternità.
Viene ritrovata la pistola usata per la rapina. Cecchini si rende conto che tra gli oggetti rubati in tabaccheria c’è un orologio che è stato regalato da Cosimo alla moglie di Cecchini. Cosimo si dichiara innocente, ma viene ugualmente arrestato. Cecchini non sa se credergli o meno. Prova a chiarire con la moglie e fa pace con lei. Dopo aver esaminato la pistola, Giulio Tommasi scopre che le impronte sono quelle di Claudio Magri, il quale decide di confessare come stanno realmente le cose.
In realtà proprio la figlia del signor Carrani avevano architettato tutto a causa dei problemi di gioco del fratello che lo avevano portato ad indebitarsi e Claudio Magri è implicato nella vicenda per aver fornito loro l’arma. Cosimo viene rilasciato e confessa al maresciallo Cecchini di aver saputo da sempre di non essere suo figlio, e di vivere di truffe.