Da domani sera Canale 5 racconta la storia di un gigante (alto più di due metri e pesante più di centoventi chili), un campione del mondo di pugilato, una forza della natura italiana, che ha lasciato negli appassionati di boxe un segno indelebile: lunedì e martedì, va in onda Carnera il campione più grande.
Carnera, presentato per la prima volta a Grado nel corso del Lagunamovies 2007 (poi anche al Madison Square Garden di New York), diretto da Renzo Martinelli e prodotto dalla sua società in collaborazione con RTI, descrive la storia di Primo Carnera (25-10-1906 / 29-06-67), campione del mondo dei pesi massimi per quasi un anno (dal 29 giugno del 1933 al 14 giugno del 1934), nato in provincia di Pordenone, da genitori molto poveri ed emigrato Francia per sopravvivere alla miseria.
Il film girato completamente in Romania e interpretato da Andrea Iaia, Antonio Cupo, Kasia Smutiniak, Anna Valle, Paolo Seganti, Burt Young, Paul Sorvino, Nono Benvenuti, Joe Capalbo e F. Murray Abrahm, racconta non solo il Carnera pugile, ma soprattutto l’uomo (grazie ai documenti e alle lettere raccolte dalla figlia), che aveva dei valori in cui credeva fortemente come la sacralità della famiglia e l’attaccamento alla propria terra.
Il regista, parlando del motivo per cui ha girato il film, dice:
Volevamo capire chi è stato quest’uomo che ha saputo sedimentare su di sé tutta una serie di sentimenti, di emozioni. Carnera nonostante sia stato detentore del titolo mondiale dei pesi massimi per un solo anno dal 1933 al 1934, è diventato un mito per tanti.
Sempre Martinelli spiega la modalità con la quale è stato scelto Andrea Iaia come attore:
Cercavamo un candidato con quattro requisiti pressoché introvabili in una sola persona: doveva essere alto più di due metri, parlare inglese, saper boxare e recitare. La nostra fortuna è stata trovare questo ragazzo di origine pugliese, Andrea Iaia, due metri e tre centimetri di altezza, che ha fatto teatro a Londra e quindi parla un ottimo inglese, ed era già un pugile semi professionista.
Se anche voi volete conoscere la storia di colui che è stato conosciuto come la Montagna che Cammina, che in fase di lavorazione ha richiesto 1500 inquadrature digitali e 20 mesi di lavoro (per ricostruire le arene del passato e creare la folla di migliaia di persone), sintonizzatevi su Canale 5 lunedì 15 e martedì 16 dicembre.