Home » 3 Libbre: l’anti dr House perde la sfida

3 Libbre: l’anti dr House perde la sfida

Stanley Tucci, è il classico attore a tutto tondo, in grado di offrire di se gli aspetti più disparati, lo ricorderete nelle vesti e con la parrucca del ballerino indiavolato di Shall We Dance? Ma anche in quelle dell’arcigno direttore dell’aeroporto in The Terminal, nonché nella popolare interpretazione di Nigel braccio destro di Miranda (Maryl Streep) ne Il Diavolo veste Prada. Nulla di strano quindi se si ritrovi perfettamente a suo agio nelle vesti del Dr. Douglas Hanson della serie 3 Libbre, in onda dallo scorso 7 maggio su Raitre alle 23.30, a un anno esatto dalla prima tv sul canale satellitare Fox di Sky.

Peccato che il medical-drama trasmesso dalla Cbs nel 2006, abbia avuto vita breve a causa degli scarsi indici di gradimento che hanno visto la sua cancellazione consentendo la produzione di solo otto episodi, il che la dice lunga sul gradimento del pubblico americano, se considerate che una stagione per un telefilm negli Stai Uniti comporta la durata media di almeno 15-20 puntate.

Dopo il successo di Dr House, era inevitabile che l’universo televisivo partorisse se non dei cloni, quanto meno delle serie tv che che si ispirassero alla celebre serie del dottore col bastone, ecco quindi nascere 3 Libbre, ovvero un chilo e mezzo, il peso medio di un cervello umano adulto, incentrato su un team di neurochirurghi operanti a New York City, intenti a risolvere le casistiche relative agli infiniti meccanismi che muovono la mente umana.


Protagonista dicevamo, il Dr Douglas Hanson, sicuramente meno istrionico e cinico del collega House, ma con cui spartisce una buona dose arroganza oltre a l’indubbia competenza, affiancato dal Dottor Jonathan Seger (l’attore Mark Feuerstein), che come accade in House rispecchia l’animo “umano” del team, in netta contrapposizione con l’atteggiamento distaccato del protagonista nei confronti del paziente, a completare la squadra la neurologa Dr Adrienne Holland ( Indira Varma) e il Dr Tom Flores (Armando Riesco).

Fin dal primo episodio, lo spettatore è in grado di definire i ruoli dei vari protagonisti, con un Dr Hanson che ama crogiolarsi nella fama datagli dalla sua indiscussa classe, poco propenso al contatto umano sul lavoro, ma molto più predisposto verso le personalità femminili che gli capitano a tiro, di contro come si diceva il Dr Seger amante del lato psicologico dei suoi pazienti e dei loro famigliari, spesso solo per meri fini personali volti al conseguimento di un maggior prestigio, nel mezzo la figura riservata della dottoressa Holland, di cui Seger è innamorato, che più di una volta dovrà accorrere a dirimere le controversie nate proprio a causa della diversità di vedute dei due protagonisti. Alla fine l’unico a cui pare stia davvero a cuore il destino dei pazienti è il Dr Flores, specializzato in medicina interna.

Definito l’anti Dr House per eccellenza, 3 Libbre, nel tentativo di discostarsi dalle tematiche tipiche della serie con l’irriverente medico, finisce con l’assomigliargli troppo ed è probabilmente questa la principale causa della prematura fine.

Lascia un commento