Il martedi, su Jimmy alle 21, non dobbiamo assolutamente lasciarci sfuggire Torchwood. I motivi? numerosi.
Prima motivazione: si tratta di una serie di fantascienza; seconda motivazione: la prima motivazione è una banalizzazione della realtà . Terza motivazione: Torchwood è l’anagramma di Doctor Who.
Vi dice niente questo nome? Se si, sapete ciò di cui sto parlando, almeno, presumibilmente, in linea generale. Altrimenti dovreste saperlo, anche solo per curiosità .
Torchwood, dicevo, è una serie televisiva britannica creata da Russell T. Davies, e concepita come uno spin off del Doctor Who.
La storia si svolge tutta attorno al mitico Torchwood Institute. Si tratta di un dipartimento il cui compito è quello di vegliare sull’attività extraterrestre sulla terra.
Si tratta di una vigilanza a tutto tondo, focalizzata sugli eventuali incidenti che coinvolgono tecnologie provenienti da altri mondi.
Il filo diretto con la serie d’origine, il Doctor Who, è proprio a Cardiff, e consiste nello squarcio spazio-temporale apertosi al termine della seconda stagione del Doctor Who e prima della conclusione della terza.
Le vicende di Torchwood sono incentrate tuttavia sul gruppo e sull’attività di squadra, piuttosto che su un singolo personaggio. Gli eventi a cui assistono i menbri del team riflettono toni meno scanzonati e più “dark”, come del resto la caratterizzazione del personaggio principale.
Il gruppo, come si può intuire, effettua le proprie indagini in modo indipendente dai corpi di difesa, diciamo, classici, come l’esercito o la polizia. Il nome del team è Torchwood Three.
Il nucleo della squadra è rappresnetato dal misterioso capitano Jack Harkness (John Barrowman), seguito a ruota da Gwen Cooper (Eve Myles), il medico e secondo al comando Owen Harper (Burn Gorman), l’esperta di computer Toshiko Sato (Naoko Mori), e l’assistente Ianto Jones (Gareth David-Lloyd).
La serie è divertente e dinamica, brilla di luce propria ed è resa ancor più avvincente e interessante dalla stretta dipendenza con il Doctor Who. Provare per credere.