È una personalità che non le manda a dire, Carlo Degli Esposti, il produttore di Braccialetti Rossi: l’attenzione mediatica è alta verso questa serie che ha letteralmente catturato il pubblico e riavvicinato i giovani a Rai 1; subito dopo la fine della prima stagione, sono trapelate delle anticipazioni sui nuovi episodi, ma Degli Esposti ha in queste ultime ore precisato che niente di tutto questo può essere confermato per il semplice fatto che gli sceneggiatori devono ancora scrivere i copioni. Ricordiamo una volta in più -che non fa male- che questo è un format importato e, almeno che non siano stati cambiati i termini del contratto per l’utilizzo di dei diritti, ci sarebbe ben poco da scrivere ma piuttosto tutto da adattare. Spieghiamo meglio.
Ci sarà una seconda stagione di Braccialetti Rossi, questo è l’unico dato certo confermato da Rai 1, dalla società di produzione Palomar e dal suo capo Carlo Degli Esposti: verrebbero quindi smentite tutte le anticipazioni trapelate in queste settimane: se ai colleghi di Fanpage Degli Esposti spiega che gli spoiler siano fasulli, noi ci vogliamo credere e per questo cogliamo l’occasione per ricordare brevemente che un format tv come questo ha riportato la sceneggiatura originale adattata per la produzione italiana (si parla infatti di adattamento e non di remake, con precisi paletti creativi).
In passato era successo analogamente per Un Medico in Famiglia, format estero acquisito prima per l’adattamento italiano e poi, con il crescente successo in Italia, la società che produce lo spettacolo (la Publispei) si è risieduta a tavolino per ridefinire i termini e compare il format per poterne avere libero e completo accesso, cambiando storie, decidendo sulle sorti dei personaggi, spaziando a 360°.
Ci auguriamo che questo accadrà anche per Braccialetti Rossi -anche perché il progetto era già sbarcato nel 2011 negli Stati Uniti nel remake Red Band Society e dovrebbe riprendere la fase produttiva messa in stand by-, ma noi abbiamo appurato che la prima stagione della serie seguiva pari passo il formato originale catalano, Polseres Vermelles, quindi accettiamo che le parole stiano a zero e, una volta in più, la legge sia legge: sganciando bei soldoni, la Palomar potrà tenere celati o divulgare come e quando vorrà tutte le anticipazioni che desidera, ma se stiamo parlando di un mero adattamento da un format originale, basta andare a rivedere le puntate di Polseres Vermelles 2 (trasmesse nel 2013) per dare un taglio a ogni polemica.
Chiudiamo con una delle dichiarazioni di Carlo Degli Esposti:
Non è abitudine della Palomar dare anticipazioni. Quando passiamo da una fase all’altra lo diciamo. Abbiamo un rapporto trasparente con il pubblico […]
Noi siamo con lui e con Braccialetti Rossi e con tutte le belle serie tv, quindi evviva gli spoiler che attirano ancora di più gli spettatori più fedeli e incuriosiscono i nuovi potenziali affezionati. Piccola lezione che non insegna CineTiVù, ma tutta la serialità americana e il sistema di promozione del mercato audiovisivo.