Inizia questa sera e seguirà ogni domenica alle 21.00 su Steel, la nuova serie televisiva americana Generation Kill, creata da Ed Burns e Davis Simon (creatori di The Wire).
Generation Kill è una miniserie di sette episodi, che vede come protagonista il primo battaglione esploratori dei marines durante i primi quaranta giorni del conflitto iracheno, il tutto raccontata attraverso le parole di Evan Wright, un inviato della celeberrima rivista Rolling Stone.
La miniserie è stata arricchita da importanti avvenimenti e storie, rese note grazie all’aiuto di due veri Marines (descritti in quello che poi è diventato un romanzo pluri premiato di Wright) protagonisti della guerra, il sergente Eric Kocher ed il capitano Jeffrey Carisalez, consulenti insieme al Sergente Rudy Reyes (che nella serie interpreta se stesso) per la realizzazione del prodotto.
La stampa americana l’ha definita reale da sembrare vera,è stata definita la più vera rappresentazione di vita militare mai fatta passare sul piccolo schermo.
Il corpo dei Marines è come il piccolo Pitbull d’America. Ci picchiano, ci maltrattano e, una volta ogni tanto, ci lasciano azzannare qualcuno
La serie parla dell’attacco americano all’Iraq durante il 2003, riportato attraverso il punto dei vista dei marines, esso racconta ai telespettatori cosa significhi vivere nella guerra, vedere i civili uccisi e percepire la paura nei loro occhi. Eric Kocher, in relazione alla guerra ha detto:
La guerra è fatta di un 80% di attesa e di un 20% di azione, e spesso ci serviamo dello humour per sconfiggere la noia e lo stress
Adrenalina, controllo, addestramento, ferocia, realtà, forza d’animo questo è quello che i marines devono fare, devono essere, dei soldati, pronti a tutto.
David Simon ha detto:
Generation Kill fornisce un punto di vista assolutamente interiore e così facendo dà ai lettori la possibilità di conoscere qualcosa che raramente è stato visto nei film americani e in TV