Gossip Girl è una blogger che non si sa come, non si sa perché, conosce tutti i pettegolezzi di sei ragazzi che vivono a New York, in prevalenza a Manhattan, e le loro rispettive famiglie e amicizie.
I sei ragazzi sono Serena Van Der Woodsen (Blake Lively), la ragazza più nota della scuola privata di Upper East Side, (tremendamente simile a Marissa di O.C., che oltre all’aspetto fisico simile, ama bere e divertirsi e ha una mamma puntigliosa e arrivista), Blair Waldorf (Leighton Meester), la sua migliore amica (mora e ricca come la Summer di O.C., ma rispetto a lei cattiva e calcolatrice), Dan Humprey (Penn Badgley) un ragazzo semplice e non ricco come gli altri (un mix di Seth, per i modi di fare e Ryan per la sua istintività), la sorellina Jenny (Taylor Momsen) anche lei molto dolce e semplice, ma attirata tremendamente dal lusso e dalla ricchezza (in qualcosa ricorda la sorella di Marissa, Kaitlin), Nate Archibald (Chace Crawford), ragazzo di Blair innamorato di Serena (un po’ Luke, un po’ Ryan di O.C.) e Chuck Bass (Ed Westwick), rampollo di una ricchissima famiglia proprietaria di alberghi, amante delle donne e viscido come pochi (simile a Oliver di O.C.).
Come avrete potuto notare dalle parentesi del precedente paragrafo, Gossip Girl, la nuova serie giovanile americana, in onda sul network The CW e giunta a Gennaio in Italia sul canale Mya di Mediaset Premium, ha una buon numero di riferimenti a O.C.. Non a caso l’autore è lo stesso Josh Schwartz e seppur i tredici episodi (dovevano essere ventidue, ma son state ridotte dallo sciopero degli sceneggiatori) si ispirino alla collana di undici romanzi di Cecily von Ziegesar, che danno il nome al telefilm, sembra di vedere i protagonisti di Orange County trasportati a New York.
La storia, originale fino ad un certo punto nell’impostazione della voce narrante fuori campo (Gossip Girl fa con internet quello che Felicity dell’omonima seria fa con il registratore), parla di amori, tradimenti, amicizie e rapporti interpersonali, come del resto tutti i teen-drama, ma in maniera più cruda e moderna.
Una bella la colonna sonora selezionata da Alexandra Patsavas (indovinate per quale serie ha lavorato…), gli ambienti sfarzosi (come in O.C.), gli interessanti i personaggi secondari, danno valore ad un prodotto per niente innovativo, ma che credo catturerà l’attenzione di tutti i giovani e di tutti coloro delusi dalla cancellazione di O.C..
Concludendo: mentre le altre serie del genere iniziano a chiudere i battenti come O.C., giunto fino alla quarta stagione e terminato per calo d’ascolti (immeritatamente secondo me, visto l’ottimo sviluppo della storia) o come One Tree Hill che difficilmente supererà la quinta serie, un’altra comincia a muovere i primi passi verso la notorietà. Gossip Girl è piacevole e migliora (almeno per quello che sono riuscito a vedere) di puntata in puntata. Riuscirà la nostra ragazza super informata ad incuriosirci a tal punto da creare un legame che duri negli anni e che magari superi la quinta stagione, scoglio enorme per tutte i telefilm sui giovani (superato se non sbaglio solo da Beverly Hills 90210 e Dawson Creek)?
Ho visto le prime due puntate e concordo pienamente con quello che è stato scritto sul post.Sembra carina come serie anche se riprende molto O.C., speriamo solo che non cada man mano nel ridicolo!
…che originalità!possibile che una serie per essere guardata deve x forza parlare di amore e sentimenti?che tristezza!