Direttamente su FX, da domani alle 22.45 tornerà la troupe televisiva più incasinata della televisione con la terza stagione di Boris 3.
Finalmente la serie tv italiana che fa il verso alle fiction made in Italy, torna a farci ridere e riflettere con il regista Renè Ferretti (Francesco Pannofino) che questa volta non è più alle prese con Gli occhi del cuore e nemmeno con Machiavelli, bensì con un medical drama stile Usa, ispirato un po’ a E.R., Dr.House e Grey’s Anatomy.
Torna la comicità grottesca e cinica della severa assistente di regia Arianna (Caterina Guzzanti), la sbadataggine di Alessandro “Seppia” lo stagista (Alessandro Tiberi), la simpatia della romanaccia segretaria d’edizione Itala (Roberta Fiorentini), il menefreghismo degli sceneggiatori (Valentino Aprea, Massimo De Lorenzo e Andrea Sartoretti), lo snobbismo di Stanis Larochelle (Pietro Sermonti), lo schizzato direttore di fotografia, Duccio (Ninni Bruschetta), per non parlare del capo elettricista Biascica (Paolo Calabresi), dello stagista schiavo Lorenzo (Carlo De Ruggieri), del calmo aiuto regista di Rene, il povero Alfredo(Luca Amorosino) e del Direttore di rete Diego Lopez (Antonio Catania) e il direttore di produzione Sergio (Alberto Di Stasio).
Oltre ai soliti noti, Boris 3 vede la partecipazione di una nuova stella, la bella e nuova attrice Fabiana (Angelica Leo), ma anche del nuovo attore misterioso Valerio (Marco Giallini) e del Direttore esecutivo del Medical Division.
Torneremo a sentire Renè che dice a Duccio:“Smarmella tutto!”; Stanis esclamare:“Troppo Italiani!“; e Renè con la sua solita frase:”‘A famo a …”.
Quattordici episodi uno più bello dell’altro, dove il sarcasmo, l’irriverenza ed il cinismo fanno uscire fuori lo spirito della televisione e la sua intrinseca unione con la politica e le marchette.
Speciale Gust star della terza stagione sono il grande Martellone (Massimiliano Bruno) famoso per il motto tanto amato da Itala, ma anche star come Laura Morante, Paolo Sorrentino, Valentina Lodovini nei panni della protagonista di Medical Division e Filippo Timi.