Il primo episodio della settimana puntata di RIS5 Delitti Imperfetti, intitolato Giustizia privata, si apre con il rapimento da parte del capitano Riccardo Venturi (Lorenzo Flaherty), sorpreso alle spalle mentre sta per salire sulla sua auto e rinchiuso in una cantina. Il rapimento è stato organizzato da Raffaele Altieri, boss latitante della malavita organizzata, il cui figlio Gualtiero era stato rinvenuto cadavere il giorno prima dagli uomini del RIS all’interno di un’auto ed ucciso con un colpo di pistola in testa.
Insieme a Venturi viene rapito anche un altro ragazzo di 19 anni, Diego figlio di una famiglia malavitosa rivale, che Raffaele Altieri crede sia l’assassino del figlio: Altieri vuole sapere chi ha ucciso il figlio e a che punto sono le indagini, altrimenti minaccia di uccidere l’altro ragazzo. Al RIS le indagini proseguono, Daniele Ghirelli (Fabio Troiano) scopre le impronte del battistrada dell’auto in cui il cadavere è stato rinvenuto: ma l’assenza del Capitano fa insospettire i suoi uomini e temono possa essere successo qualcosa.
Durante dei lavoro di ristrutturazione di un palazzo viene rinvenuto un cadavere mummificato, senza documenti né altro, e Claudia (Gea Lionello) è chiamata a scoprire quanto possibile dall’autopsia: si tratta del cadavere di un uomo, sui 40-50 anni, che sembra essere morto a causa di un colpo alla nuca dopo essere stato avvelenato con arsenico. Flavia Ayroldi (Jun Ichikawa) insieme a Claudia scopre che la morte del cadavere risale a circa 10 mesi fa: si tratta di Stefano Silvestri, ricercatore recatosi in Slovenia per lavoro e mai tornato. La moglie Laura, interrogata, afferma che il marito litigava spesso con il capomastro dei lavori di ristrutturazione, il signor Bruschi: anche sul martello viene rinvenuto il sangue di Silvestri, e la ferita alla testa è compatibile con quello strumento.
Al RIS scoprono grazie alle telecamere di sorveglianza del palazzo dove abita che Venturi è stato aggredito e rapito: bisogna scoprire dov’è stato portato e soprattutto da chi è stato rapito, Veronica Gambetta (Magdalena Grochowska ) è convinta che si tratti di adepti della setta ma gli altri RIS sono scettici al riguardo. Veronica va in carcere a trovare il professor Adler per scoprire maggiori informazioni, ma la conversazione che ne consegue è spiacevole e la Gambetta esce dal carcere sconvolta.
Una volta fuori di qui mi piacerebbe rivederla, magari in un contesto meno formale
le dice Adler in pieno delirio. Ghirelli analizza il video ripreso dalle telecamere per trovare un elemento utile alle indagini e risale all’identificazione del mezzo utilizzato per il sequestro: si tratta della stessa auto utilizzata per uccidere Gultiero Altieri.
Viene interrogato l’architetto Guido Tini, socio della moglie di Silvestri, in merito alla sostanza utilizzata per avvelenare Stefano: ma Guido crolla e rivela che loro erano amanti e Laura voleva ucciderlo per avere in esclusiva lo studio di progettazione, l’arsenico non fu sufficiente per questo venne usato il martello per colpirlo alla testa. Anche Laura crolla e confessa tutto: fu lei a commissionare la morte del marito. Nel frattempo continuano le indagini sul rapimento del Capitano e Ghirelli scopre che il mezzo con il quale è stato rapito appartiene a Vito Altieri, braccio destro di Raffaele: ma Vito ha fatto il doppio gioco, è stato lui ad uccidere Gualtiero che era venuto a conoscenza di un suo deposito di denaro! Venturi ha capito tutto e Vito se n’è accorto: ma prima di essere portato via il Capitano riesce a mandare un messaggio via mail a Ghirelli che tramite l’indirizzo IP riesce a risalire al luogo in cui è rinchiuso. Poco prima che gli uomini mandati dal RIS giungano sul posto Raffaele Altieri spara a Vito, del quale sospettava già da tempo, e poi fugge ma viene braccato al porto di Napoli. Al commissariato la gioia per il ritorno di Venturi è tanta!
Il secondo episodio intitolato Ultima lezione si apre con l’occupazione dell’edificio universitario da parte di un gruppo di eletti appartenente alla setta, che ha fatto irruzione durante un’ora di lezione: sporgono da una finestra uno striscione con il simbolo della setta e la scritta Non riuscirete a fermarci. Le forze dell’ordine tentano un’incursione dentro l’edificio, ma dopo aver liberato i ragazzi tenuti in ostaggio, scoprono i cadaveri di quattroragazzi, tutti uccisi con arma da fuoco. Ma come hanno fatto a fuggire gli adepti se tutti l’edificio era controllato? Veronica scopre un condotto che porta all’esterno, perfetta via di fuga. Viene interrogato il professore presente al momento dell’irruzione: la voce del sequestratore sembrava giovane, ed ha selezionato alcuni ragazzi presenti in aula, ai quali poi ha sparato con una decina di colpi, dritti al cuore. Al RIS intanto i ragazzi uccisi vengono identificati in un ragazzo Senegalese, un paraplegico ed una ragazza fuori corso, mentre nel quarto non si sa ancora nulla: tutti diversi, tutti pesi per la società che secondo la logica della setta dovevano essere eliminati.
Al Camping Lago Santo intanto viene rinvenuto il cadavere di un ragazzo, Manfred Aichen 31 anni di Stoccarda, morto per annegamento e trovato da un pescatore a qualche miglio dal largo, con evidenti segni di pestaggio e una zavorra attaccata ai piedi. La moglie di Manfred viene interrogata ma non sa cosa possa essere successo: Manfred non aveva nemici né erano ricchi. Flavia e Ghirelli scoprono tracce di paraffina sul cadavere: l’unico rivenditore della zona al camping Penelope, alla vista dei Carabinieri fugge ma viene braccato ed interrogato. Dice che il giorno prima aveva litigato con Manfred, che aveva una relazione con sua moglie, e l’ha colpito con un pugno in pieno volto: ma giura di non averlo ucciso nè trasporatato in mare.
Sul caso Manfred Aicher continuano le indagini: il figlioletto giocando trova un sacchetto di pastiglie e ne ingerisce alcune: si tratta di ecstasy custodite da suo padre dentro ad un giocattolo del bambino, ma questa ecstasy non veniva consumata da lui ma solo rivenduta. Le impronte rinvenute sulla porta del bungalow, affittato dalla famiglia, appartengono ad un pregiudicato spacciatore e dj della zona, Saverio: interrogato pare avere un ottimo alibi che non offre nessuna motivazione per tenerlo in custodia cautelare, ma Ghirelli e la Ayroldi non si arrendono e tornano sul luogo del delitto. Scoprono che Manfred era implicato in un gioco di spaccio di aspirine vendute come ecstasy: Saverio ed il suo complice però non lo volevano uccidere, ma solo farlo spaventare ed ottenere indietro la drogra.
Venturi e De Biase (Ugo Dighiero) analizzano il quarto cadavere che apparentemente non ha nulla di irregolare o imperfetto: trovano un quinto proiettile, quello sparato ad uno dei terroristi in seguito alla rivolta di uno dei ragazzi sequestrati. Gabriele Morgante, di Messina e studente di scienze giuridiche è il cadavere rinvenuto e mai identificato, mentre D’Errico Manolo, studente, sembra essere uno dei sequestratori adepti della setta, ma a casa di D’Errico non ci sono più tracce del ragazzo che sembra essere scappato. Venturi crede che ci sia stata una fuga di notizie partita proprio dalla procura. Adler nel frattempo viene scarcerato. Per un nuovo entusiasmante episodio di RIS5 Delitti Imperfetti bisognerà aspettare martedi 3 marzo sempre alle 21.10 su Canale5.
bellissima puntata di martedìììììì, viva i risssssssssssssssssssss
peccato che ci staimo avvicinando alla fine della serie 🙁
ma aspetterò ansiosa la sesta serie,
Grazie, ancora mille grazie come sempre!!!! Quest’anno RIS è una bomba davvero!! Il servizio che fate per riassumere le puntate è fantastico!!
Per Diego: aspettiamo l’intervista promessa…quendo la pubblichi la passerò anche ai gruppi su FB!!!
Un bacione a tutta la redazione
Cinzia