Questa sera su Raiuno alle 21.30 va in onda la prima puntata di Sissi, il film in due parti dedicato a Elisabetta di Baviera, una delle figure femminili più amate e raccontate della storia moderna, sovrana di uno dei più grandi e potenti imperi del mondo, quello Asburgico, ragazza ribelle prima, donna, moglie e madre poi.
La fiction, costata undici milioni di euro, coprodotta da Italia (Publispei), Germania (Orf e Eos per ZDF) e Austria (Sunset) e diretta da Xaver Schwarzenberger, è interpretata da Cristiana Capotondi (Sissi), David Rott (Franz Joseph), Martina Gedeck (Arciduchessa Sofia), Fritz Karl (Conte Andrassy), Licia Maglietta (Ludovica), Fanny Stavjanik (Contessa Esterhazy), Christiane Filangieri (Nené), Xaver Hutter (Max), Friedrich von Thum (Radetzky), Andrea Osvart (Eugenia) e Federica De Cola (Carlotta Del Belgio).
Come vi abbiamo anticipato ieri, riportandovi le dichiarazioni di Cristiana Capotondi, Sissi non racconterà tutta la storia dell’imperatrice Elisabetta, ma solo quindici anni della sua vita, dall’adolescenza all’incoronazione a Regina d’Ungheria, il suo maggior successo politico, nonché momento più importante della sua vita. Il motivo è spiegato da Schwarzenberger:
Il nostro Sissi è un racconto moderno e avvincente sulla vita di una persona. Sissi è stata un idolo, una star del pop, un’icona di stile in un’epoca, in cui queste parole non erano ancora state coniate. Era una donna che ragionava con la sua testa, senza lasciarsi costringere in ruoli predefiniti. Con la sua consapevolezza ribelle, che la portava a difendere in prima persona le sue convinzioni, Sissi resta tuttora un modello di vita. La grande sfida, ma anche il fascino di questo progetto è stato proprio analizzare da vicino la figura e i suoi conflitti, per offrirne una rilettura contemporanea che mettesse in luce tutte le sfaccettature di un carattere complesso.
Ivan Cotroneo e Monica Rametta aggiungono:
La Sissi protagonista di questa storia è una ragazza e, poi, una giovane donna che non avete mai incontrato. Non è l’imperatrice delle biografie storiche e, nemmeno, il personaggio da favola dei film con la Schneider. Non è l’eroina senza macchia e senza paura che tutti immaginano. Ma se la sua storia è ancora bella come una favola non è perché il suo cammino sia stato privo di conflitti e difficoltà, ma perché quelle difficoltà vengono via via superate: dall’amore, dalla grazia e dalla sua determinazione. L’Imperatrice Elisabetta è un mito che non abbiamo voluto distruggere. Per questo raccontiamo la storia della sua vita fino all’incoronazione come Regina d’Ungheria, il suo maggior successo politico e, insieme, il momento più importante della sua vita. In questo senso ci siamo attenuti a un proverbio tedesco che consiglia di finire la festa, quando si è sul più bello.
Alcune curiosità: il soggetto è stato scritto da Nicola e Giuseppe Badalucco e Franca De Angelis per la sceneggiatura di Ivan Cotroneo e Monica Rametta; le musiche sono di Pino Donaggio; le riprese sono state ambientate in luoghi storici come la Hofburg di Vienna, il castello e i giardini della reggia di Schönbrunn, il castello di Eckertsau, nella Bassa Austria, il castello di Brunnsee nella Stiria e ancora il castello di Miramare a Trieste e diverse location veneziane; per rendere la fiction più credibile è stata trasportata a Triste una nave storica e venti carrozze storiche e sono stati creati da Enrica Biscossi 700 costumi di cui 50 per la principessa; alla fiction hanno partecipato 2000 comparse.
Se vi appassionano le fiction in costume, se vi ha sempre emozionato la storia dell’imperatrice Elisabetta di Baviera, non pedetevi oggi e domani (alle 21.10) su Raiuno Sissi.
SISSI TUTTA LA VITA…
non c’è paragone… il vero romanticismo batte il voyeurismo!!!
complimenti a tutto il cast e in particolare a Carlotta(federica de cola),mia ex compagna del liceo!!
non ci siamo, gli errori da un pdv storico non si contano….le location sbaglite …voglio dire girare un film ora dovrebbe rendere il tutto più credibile più vero invece…
i film di mariska sono sì romanzati ma nel complesso fatti molto meglio…una romy magnifica tanto legata al personaggio che a vienna le due quasi si confondono, una capotondi che non ha nulla a che vedere con l’imperatrice d’austria…se devo salvare salvo il vestito per l’incoronazione in ungheria quello era fatto molto bene