Il commissario Santamaria (Giampaolo Morelli) indaga insieme all’agente Nicosia (Sergio Frisciano) sulla morte dell’architetto Alberto Garrone, che viene trovato morto all’interno del suo studio dal signor Baucchero. All’uomo è stato fracassato il cranio con un fallo artistico. Il commissario Santamaria è convinto che l’architetto conoscesse la sua vittima.
Il vice commissario De Palma (Ninni Bruschetta) ha appena parlato con la sorella, che non era per nulla disperata della sua morte, soprattutto dal momento che non aveva una buona opinione di lui. Si fanno possibili ipotesi su chi possa aver ucciso Garrone. Viene ritrovata una lettera scritta da Anna Carla Dosio (Andrea Osvart) ad un consulente amministrativo, il cui nome è Massimo Campo, in cui la donna gli chiedeva di uccidere proprio l’architetto Garrone.
Dopo aver appreso della morte di Garrone, Anna Carla chiede a Massimo di parlare con lui non appena possibile. La signora Dosio, nonostante sia sposata con Vittorio, non appena apprende della visita del commissario Francesco Santamaria,  si pone l’obiettivo di sedurlo. Il commissario rimane folgorato dalla donna. La interroga insieme a Massimo Campi, che è il suo amante. I due si dichiarano estranei all’omicidio e la signora Dosia rammenta di aver scritto la lettera soltanto per gioco, ma il poliziotto non è molto convinto della loro sincerità .
Il poliziotto De Palma, parlando con il questore, viene a conoscenza della pregiudicatezza della vittima, che era stato arrestato per atti osceni. In realtà , Massimo Campi ha una relazione con Lello (Fabrizio Bucci), impiegato comunale. Il signor Vollero, amico dell’architetto, spiega ai poliziotti che il signor Bonetti avrebbe avuto tanti motivi per ucciderlo. L’agente di polizia Nicosia scopre che Massimo Campi è omosessuale ed informa il commissario di tale scoperta.
Viene interrogato Lello dal commissario Santamaria, ma non riesce a fornirgli nessuna notizia utile. Il commissario vuole cercare di capire chi sia la donna vista la sera del delitto dell’architetto Garrone. Anna Carla chiede a Vittorio dove sia stato la notte del delitto dell’architetto, per capire se il marito sappia qualcosa o sia implicato nella vicenda, ma l’uomo è molto infastidito da queste domande.
Francesco Santamaria parla con il marito di Anna Carla. L’uomo racconta che era in affari con l’architetto nell’ambito di false fatture. Vittorio confessa  di non avere niente a che fare con la morte di Garrone. Il commissario chiede ad Anna Carla ulteriori informazioni sul suo marito. Durante una festa, viene ritrovato il cadavere di una certa Dalia, amica di Anna Carla. La donna è sconvolta. Il commissario Santamaria inizia a dubitare fortemente sulla sua innocenza.