Ieri sera è andata in onda la terza puntata de Il commissario Manara 2. Nel primo episodio dal titolo Mondo sommerso, si verifica un incendio in una scuola di sub a causa dello scoppio di una bombola di ossigeno. La vittima è proprio un sub, proprietario della rimessa in cui si è verificato l’incendio. Si presume che si tratti di un incendio naturale. Alcuni personaggi inseriti nella vicenda sono la socia del sub ed un amico dell’uomo, con cui c’erano parecchi contrasti il cui motivo principale erano proprio le donne. In realtà, si tratta di un omicidio premeditato. Serena Sardi (Lucia Ocone) sta per partorire la figlia e viene soccorsa dalla collega Rivera.
Tutti sono in apprensione per lei, ma il parto va a buon fine e l’atmosfera diventa molto più gioiosa. Ora la coppia dovrebbe trovare (di comune accordo), il nome alla piccola, ma sarà un’ardua impresa. Luca Manara (Guido Caprino) informa la collega Marta Rivera di aver appreso di una sua precedente relazione con un suo collega. La poliziotta s’infervora perchè vuole che venga rispettata la sua privacy.
Nel secondo episodio dal titolo Sotto tiro, una donna viene ferita con un colpo di pistola sparato da un colpo di pistola dal un uomo con il volto coperto. Si accorge dell’aggressione Ada (Daniela Morozzi). La donna ferita si chiama Carolina Martini e fa l’imprenditrice. Luca Manara pensa molto spesso a Lara (Roberta Giarrusso), ma è anche interessato a Marta. Il poliziotto arriva sul luogo in cui è avvenuta l’aggressione e chiede ad Ada le informazioni che possono essergli utili.
Il medico legale Ginevra Rosmini (Jane Alexander) informa Luca che la paziente ancora non si è risvegliata dal coma perché ha subito un forte trauma cranico. Marta Rivera (Anna Safroncik) è ancora adirata con Luca Manara per aver indagato su di lei. Il signor Osvaldo Mentana, ospite dell’agriturismo viene interrogato ed Ada conferma che l’uomo quella sera aveva la febbre ed era rimasto all’interno dell’agriturismo.
Viene interrogata anche la sorella di Carolina Martini. Luca e Marta vengono a conoscenza dei contrasti tra lei ed il dottor Soleri, interessato soltanto inizialmente ad acquistare del latte dalla loro azienda. Il commissario Manara interroga l’imprenditore e non crede molto alle sue parole. Rivera si fa sostituire sul luogo di lavoro a causa di alcuni problemi personali. Una collega dell’imprenditore del caseificio confessa che Soleri usa il latte avariato per produrre i suoi formaggi, ma non vuole intervenire nell’indagine come testimone. Carolina si risveglia. Racconta di aver visto un camion al cui interno erano presenti molte casse di latte. Si trattava comunque di latte proveniente dalla Bulgaria e quindi non a norma di legge. Per questa vicenda, Carolina ha minacciato il dottor Soleri di denunciarlo, se non avesse acquistato (come inizialmente aveva promesso) il latte prodotto dall’azienda delle due sorelle.
Caterina (Valeria Valeri) fa sapere a Luca di essere in partenza per Milano e chiede al commissario di accompagnarla. Luca Manara, insieme a Augusto Toscani (Augusto Fornari) pedina il dottor Soleri ed il bulgaro che è diventato il suo nuovo fornitore. Luca Manara scopre una pistola all’interno del caseificio del dottor Soleri che decide di sequestrare senza alcuna autorizzazione. Scopre però che non è la pistola che ha ferito Carolina. Viene rintracciato il bulgaro che sta prendendo accordi con l’imprenditore Soleri. Quest’ultimo collabora affinchè si trovi l’uomo, ma ribadisce di non aver chiesto lui di ferire Carolina. Il bulgaro è ricercato da Luca Manara, ma fugge. L’uomo però viene arrestato dal commissario, ma ribadisce nonostante tutto di essere innocente. Carolina inizia a ricordare meglio quanto le è accaduto. Spiega che ha incontrato quella sera Marta Rivera e poichè pioveva, la poliziotta le ha prestato un ombrello. La ragazza aggiunge che dopo è stata ferita da un uomo il quale si è avvicinato a lei per alcuni minuti. Luca crede che l’uomo che ha sparato voleva uccidere lei e non Carolina Martini. Marta a questo punto dice la verità al poliziotto e racconta di essere stata minacciata da un camorrista e costretta ad andare via da Napoli.
Dopo questo confronto, i due si baciano con passione. Il colpevole del tentato omicidio è proprio l’ospite dell’agriturismo, ma confessa di essere stato costretto. Se non avesse ucciso Marta Rivera, i suoi figli sarebbero morti. Per il suo operato, Manara viene affiancato da un uomo dell’ufficio di ispezione, Fabrizio Raimondi (Francesco Quinn) che Marta sembra conoscere molto bene.