Nella quarta ed ultima puntata della mini serie tv Due imbroglioni e mezzo 2, Lello e Gina ricevono la chiamata dalla Tunisia, dove Marco e Brigitte sono stati rapiti e per dargli indietro i passaporti servono 100mila euro: i due imbroglioni con Nino decidono di partire per la Tunisia per cercare i suoi genitori, e si accomodano in un hotel dove iniziano a ricevere messaggi intimidatori dai rapitori di Marco e Brigitte.
A Tunisi arriva anche l’ispettore Di Mauro con il suo fido aiutante Santoro: il giorno seguente Gina e Lello si recano all’appuntamento con i rapitori, incontrano un bambino che li conduce all’interno di uno stabile. Si ritrovano circondati da venditori di tappeti, non sono i rapitori che cercavano! Giunti alla piazza incontrano i veri rapinatori che vogliono il denaro ma Di Mauro li vede e comincia ad inseguirli in mezzo alla folla: Gina e Lello cambiano albergo per destare meno sospetti.
Nino trova una foto dei suoi genitori rapiti e chiede spiegazioni a Lello, questi riceve una chiamata per un altro appuntamento nel pomeriggio: Di Mauro riesce a rintracciarli anche in questo albergo ma grazie alla complicità dell’albergatore, Gina e Lello scappano via. Di Mauro è nuovamente sulle tracce di Lello e Gina ma viene abbandonato nel mezzo del deserto dall’autista del mezzo che aveva trovato: lui e Santoro si recano nella città dell’incontro sulla sella di due asini.
I rapinatori dicono a Lello di cambiare direzione, hanno paura che Di Mauro possa arrestarli portandogli via il denaro: ma mentre stanno per raggiungere la meta vengono arrestati per aver guidato in mezzo al mercato causa della rottura dei freni della macchina. Intanto tra i genitori di Nino, divorziati, c’è un riavvicinamento ed un bacio: il giorno seguente Lello e Gina escono di prigione e corrono all’appuntamento con i rapitori, li incontrano e gli danno i soldi richiesti.
Il giorno stesso trovano Marco e Brigitte e finalmente Nino può riabbracciare i suoi genitori: il bambino da anche la buona notizia di aver dato ai rapitori dei soldi finti, quelli utilizzati nel monopoli. Ma proprio quando Lello e Gina stanno per impossessarsi del denaro, arriva Di Mauro e per depistarlo Lello da i soldi alla comunità locale per la ricostruzione della scuola. Tutto è bene quello che finisce bene, la scuola verrà intitolata a Lello e Gina i benefattori italiani.