Nella quinta puntata di Distretto di Polizia 10, episodio intitolato Tsunami, Giulia Corsi è nelle mani del suo rapitore Oscar, al decimo Tuscolano intanto iniziano le operazioni di ricerca, anche dell’assassino della sorella di Barbara: Luca Benvenuto va a casa di Viola, chiede alla donna se sa qualcosa ma lei nega, nega anche di sapere che Remo sia ancora in vita. Luca trova la macchina che trasportava Giulia, vuota: era un’auto rubata con all’interno un gps che ha portato la squadra in una zona di campagna. Il cofano è caldo e Oscar è ferito, non possono essere andati lontani: sono rifugiati in un vecchio casale, individuato dalla centrale, Barbara è la prima ad arrivare al casale seguita da Luca e dal resto della squadra, vorrebbe sparargli ma poi desiste.
Remo avendo visto arrivare la polizia, scappa via: al commissariato arriva la segnalazione della scomparsa di una donna, Maria Ricciardi, segretaria di uno studio legale, il marito il giorno seguente segnala anche la scomparsa della figlia Carolina, salita sul pulmino della scuola e mai arrivato a destinazione. La madre di Viola vorrebbe che la donna rivelasse tutto ciò che sa a Luca ma lei non è convinta: Remo intanto sta pensando al modo di tirare fuori Oscar dal carcere, è preoccupato che l’uomo possa fare la spia. Barbara sta pensando di lasciare la Polizia, Marta cerca di farle cambiare idea ma pare non riuscirci.
Il bidello della scuola dice di aver visto Carolina andar via con un uomo prima di entrare a scuola, Luigi Nardini: Luigi stando a quello che sa il marito di Maria, sarebbe il suo ex marito morto nello tsunami. In ospedale Oscar sta per essere operato ma dentro la sala operatoria sta accadendo qualcosa: il presunto dottore addetto all’operazione in realtà è un amico di Remo che riesce a far fuggire Oscar, uccidendo tutto il personale medico. In commissariato arriva Maria con la figlia scomparsa: era stata la donna a sparire con Carolina, convinta di poter iniziare una nuova vita con Luigi, per poi scoprirsi innamorata del marito. Barbara decide di non mollare tutto ma di dichiarare guerra a Remo Damiani.
Nel secondo episodio intitolato Cause e affetti, Luca e Viola si baciano e Remo vede tutto: il commissario sente la presenza di qualcuno, Remo è in giardino armato di pistola ma la presenza di una pattuglia lo fa scappare. Nel corridoio dell’università una ragazza, Michela, trova il cadavere di una ricercatrice, Alessia Morandini: il medico legale accerta che la morte è avvenuta per un colpo alla nuca il giorno precedente. Viene ascoltata una sua amica, dice che il giorno della morte non vi erano lezioni: Alessia nel cellulare aveva segnato una serie numerica, come se si trattasse di un numero di cellulare. Dall’analisi del contenuto delle mail, si scopre che tra Alessia ed il titolare della cattedra, vi era una relazione amorosa: interrogato l’uomo afferma che tra loro andava tutto bene e che non sa nulla neppure del numero rinvenuto.
L’Interpol comunica i dati dei complici Oscar, si tratta di dodici individui: Giulia vorrebbe utilizzare Viola come esca, ma Luca è contrario, è convinto che la donna sia solo una vittima. Remo affronta Viola, ha visto lei e Luca baciarsi, la convince che presto tutto tornerà come prima: Luca incontra Renata, madre di Viola, che gli chiede di stare vicino alla figlia. Giulia continua ad indagare sui fiori trovati tempo prima sulla tomba di Paolo, trova il fiorario da cui sono stati confezionati, la carta era di un negozio chiuso anni prima. Interrogata la signora dice che è stata una tale Luisa a chiederle di portare i fiori ogni mese sulla tomba di Paolo: Luisa ormai è morta ma ha conservato un baule con tutte le sue cose.
Oscar sta pensando a come uccidere Luca: Michela, la ragazza che ha trovato il cadavere di Alessia, esce con Gabriele e lo bacia, all’improvviso sente dei rumori e chiama Pietro in aiuto. I dormitori sono collegati ai sotterranei, in una stanza Pietro e Gabriele trovano tre ragazzi e li portano in commissariato: questi rivelano di essere andati all’università per prendere alcune pasticche. Da qui Luca capisce che la ricerca in realtà è una truffa, la traccia numerica è il numero del codice per l’accesso al laboratorio: la ragazza certamente si era resa conto di quanto stava accadendo ed il professore ha deciso di ucciderla affinché non rivelasse nulla.
Ma il cadavere di Alessia era stato nascosto in una cella frigorifera, ma a questo punto cambia l’orario della morte e il professore per quell’ora era fuori al pranzo organizzato dall’università: chi mancava al pranzo è l’assassino, si tratta della sua amica. Messa alle strette la ragazza confessa che Alessia aveva scoperto che la ricerca era una truffa, era in gioco il futuro di tutti i ricercatori per questo ha deciso di ucciderla. Luca vorrebbe che Viola e suo figlio Marco vadano via da casa loro, sono in pericolo: Luca si reca da Viola, ma una macchina con Remo e Oscar lo aspetta per ucciderlo. Il sicario sbaglia mira e colpisce Viola.
Giulia analizza il baule di Luisa, trova una foto in cui è ritratta la donna con i famigliari: tre su quattro erano coinvolti nel caso, il quarto non si sa chi sia, è su di lui che si dovrà indagare. Intanto Marta e Barbara confrontano i frammenti delle telecamere con le fotografie segnaletiche dell’Interopol: scoprono chi ha ucciso il medico che doveva eseguire l’intervento di Oscar. Il prossimo appuntamento con Distretto di Polizia è domani ore 21.10 su Canale 5.