La Rai è impegnata in questi giorni su due distinti banchi di prova, quello delle nomine dei direttori del Tg2 e del Tg3 e quello del rinnovo con Sky.
Riguardo alle nomine, si saprà tutto mercoledì: nell’ultima riunione, infatti, si è discusso dei criteri organizzativi, come ha spiegato lo stesso presidente della RAI Paolo Garimberti. I nomi che si fanno sono sempre quelli: Mario Orfeo, direttore de Il mattino dovrebbe prendere la direzione del Tg2, mentre il direttore di rete dovrebbe diventare Massimo Liofredi, del Pdl. La Lega, però, vorrebbe un posto al sole per il vicedirettore di Libero Gianluigi Paragone.
Per quanto riguarda la terza rete dello stato, Affaritaliani sostiene che il Partito Democratico vorrebbe mantenere l’organigramma inalterato (Antonio Di Bella direttore del Tg e Paolo Ruffini di Raitre), anche se Massimo D’Alema vorrebbe sostituire Ruffini con Di Bella per assegnare il Tg3 a Bianca Berlinguer.
Alla direzione nazionale dei Tg Regionali, infine, Angela Buttiglione, dovrebbe lasciare il posto a Piero Vigorelli, sostenuto dal premier Silvio Berlusconi.
Per quanto concerne la trattativa in corso con Sky, il dg Mauro Masi ha chiesto alla società satellitare di riformulare la proposta non ritenendo valida i 370 milioni offerti (50 milioni l’anno più 20 milioni per i diritti di Rai Cinema). Secondo i calcoli aziendali i tre canali generalisti della Rai, più Raisat, più i nuovi canali free per il digitale terrestre valgono almeno 200 milioni l’anno, soprattutto in prosettiva.
Garimberti ha spiegato, tra l’altro, di sentirsi concorrente di Sky e di cercare per questo motivo di ottenere il miglior accordo possibile:
Sono un aziendalista e oggi mi sento concorrente di Sky e Mediaset, per questo voglio portar via loro quanti più ascoltatori possibili. Se non ce la facciamo, vuol dire che non siamo stati bravi. Di certo, il mio obiettivo non è essere asettici, come se stessimo su una altro pianeta. Non lo fa nemmeno la ‘mitica’ Bbc. Io mi sento concorrente di Sky e Mediaset, non certo ancillare, se Sky domani arriva ad avere 10 milioni di abbonati, forse la Rai non ce la fa più e ci deve fare i conti. E’ una questione di fierezza aziendale, e mi sento forte mente in competizione.
Le opzioni attualmente vagliate sono: Rai su Sky se arriva una controproposta adeguata, Rai solo con Tivù Sat quando partirà la nuova piattaforma, Rai su Sky solo con Raiuno, Raidue e Raitre solo con i programmi di servizio, Rai su Sky senza i nuovi canali free destinati al digitale terrestre con un’offerta congrua.
Attendiamo impazienti mercoledì.