Antonio Campo Dell’Orto è il nuovo Direttore Generale della Rai, l’ex DG di MTV ha rilasciato una delle sue prime interviste al Foglio, ecco cos’ha in mente per la Rai.
Una delle prime trasformazioni riguarda la discontinuità:
Quando parlo di discontinuità per la Rai parlo di un concetto semplice che riguarda in modo profondo questa azienda. L’impressione è che la Rai, e questo accade ormai da molti anni, sia costantemente due passi indietro rispetto alla velocità della società. La prima missione del direttore generale non può che essere questa.
Per Campo Dell’Orto quello che serve è una Radio più pop:
Quello che deve cambiare prima di tutto è la mentalità di chi lavora nella nostra azienda, si tratta di una discontinuità culturale non tecnologica. Mi verrebbe da usare una parola forse abusata ma che sintetizza bene quello a cui mi sto riferendo: pop. Essere pop significa essere in sintonia con la contemporaneità. La Rai deve guardare anche al pubblico che ormai non la segue più. Si deve sperimentare un nuovo racconto popolare in cui non si ha paura di spiegare a chi guarda i nostri canali che i miti di un tempo non sono miti assoluti ma sono miti che vanno accostati a quelli più moderni.
Un altro importante passo è quello di allontanarsi dalla dittatura degli ascolti:
La Rai non è una televisione commerciale ma è un servizio pubblico e in nome di questo principio prendere qualche rischio con gli ascolti non è un’opzione ma è parte della propria missione, quasi un dovere morale.