Quello di Cannes è in assoluto il Festival più glamour e importante del mondo. Film di un livello eccellente, grandi anteprime (i cinefili più accaniti hanno pane per i loro denti) ma soprattutto le Star, quelle che non penseresti mai di incontrare, inarrivabili come degli dei dell’Olimpo.
Quando con sorpresa ho ricevuto la mail dall’ufficio stampa del Festival nella quale si diceva: “Nous avons le plaisir de vous confirmer votre accréditation pour le 66e Festival de Cannes”, il mio sogno di giornalista si è avverato.
Arrivata sulla famosissima Croisette sono stata catapultata in un’atmosfera indescrivibile: una folla incredibile assiepata di fronte alla famosa montée de march, la storica scalinata del red carpet più scintillante del mondo, e i fotografi in attesa di immortalare Leonardo DiCaprio, Carey Mulligan e Tobey Maguire per l’anteprima de Il grande Gatsby di Baz Luhrmann, film d’apertura e uno dei più attesi della kermesse.
Per chi fa questo lavoro con il tempo si perde l’emozione di vedere di persona i grandi divi ma in questo senso Cannes, la sua magia e la sua risonanza, è come se ti riportasse ai tempi nei quali eri solo una fan. Opulenza fatta di belle donne, sempre in abito da gran galà per poter partecipare alle anteprime rigorosamente ad invito (gli uomini sono costretti a portare lo smoking), macchine costosissime e una carrellata di negozi di alta moda, tutto questo è Cannes.
Ma Cannes è anche file infinite per vedere i film (mai come quest’anno sotto una pioggia battente 24 ore su 24), continue litigate con la security ai quali ogni volta devi spiegare che sei una giornalista. Gli accrediti hanno colori diversi e in base a questi hai più o meno importanza: spesso infatti nonostante abbia fatto più di un’ora di fila non sono riuscita ad entrare alle proiezioni.
Ma a parte i problemi logistici e la pioggia che non ha mai abbandonato le mie ossa, quella di partecipare al Festival di Cannes, anche se pochi giorni, è stata un’esperienza indimenticabile…