E’ quasi tutto pronto per la settantatresima edizione di Miss Italia, in programma il 9 e 10 Settembre su Rai1. Per la seconda edizione consecutiva, il cerimoniere sarà Fabrizio Frizzi che, come confida a CineTivù, dedicherà questa sua ultima edizione a Miss Italia ad Enzo Mirigliani, patron del concorso scomparso lo scorso anno.
E’ la tua diciassettesima volta a Miss Italia. Sei superstizioso?
No, lo sono stato in passato. Con l’età queste cose perdono di significato. Il numero diciassette va bene, tante volte mi ha portato fortuna. Non ho di queste paure.
Hai dichiarato spesso che questa sarà la tua ultima edizione a Miss Italia. Come mai hai preso questa decisione? Miss Italia è un concorso che non ti entusiasma più?
Mi piace fare Miss Italia e mi trovo bene con tutta la squadra di lavoro. Però ho capito che il concorso ha intrapreso un percorso diverso rispetto a quello intrapreso nel 1988 (anno in cui Frizzi ha condotto la sua prima edizione di Miss Italia, ndr) con Enzo Mirigliani. E’ vero, erano altri tempi ed un’altra televisione, ma cominciammo un percorso che aveva fatto la storia di Miss Italia e abbiamo fatto crescere il concorso di anno in anno, per 15 anni. Poi io sono uscito di scena ed il concorso ha cambiato pelle più volte, com’è giusto che sia. Adesso ho avvertito in Patrizia Mirigliani la voglia di cambiare, di trovare strade nuove e voglio anche toglierla dall’imbarazzo. Quest’edizione ce la mettiamo tutta per dare del nostro meglio, poi ognuno prenderà le sue strade.
Prima hai citato Enzo Mirigliani. Questa sarà la prima edizione senza di lui. Che ricordo hai di Enzo?
Ho un ricordo molto affettuoso. Enzo è stato un interlocutore importante. Lui era Miss Italia ed aveva il cuore del concorso in mano. Non voglio dimenticare che abbiamo seguito insieme edizioni trionfali. Dedico a lui questo mio impegno e la mia ultima volta a Miss Italia.
Tra le novità di quest’anno c’è anche il numero di Miss in gara: saranno 101 e non più 100. Invece di diminuirle, sono aumentate. Non sarebbe meglio diminuire il numero di Miss e farle conoscere meglio al pubblico da casa?
Il fatto di poter dare l’occasione di cavalcare quel palcoscenico a 101 ragazze è una dedica proprio ad Enzo Mirigliani perché lui amava l’idea che ci fossero tante ragazze in gioco, che si potessero presentare.
Una novità di quest’anno è l’abolizione del costume a due pezzi. In alcune interviste non eri sembrato d’accordo a questa scelta…
Questa posizione di contrasto è una leggenda inventata dal titolista del giornale. Non ho mai espresso un parere negativo. La scelta dei costumi di Miss Italia è stata condivisa pienamente fra me, Patrizia Mirigliani, i costumisti e tutta la squadra di lavoro. Ho soltanto detto che il bikini, se elegante e non spinto, è un modo bello di mostrare delle ragazze che partecipano ad un concorso di bellezza. Ma il costume intero ha sempre fatto parte di Miss Italia e a me sta benissimo.
Lavorare per Miss Italia è un lavoro duro?
Abbiamo dei ritmi pazzeschi: iniziamo a lavorare alle sette di mattina e finiamo all’una di notte. E’ tosta. Ma non mi lamento, è un lavoro divertente. Sembra facile organizzare Miss Italia, ma è un programma che prevede mille attenzioni: è un “lavorone”.
Che caratteristiche deve avere la Miss Italia perfetta, secondo te?
Deve piacere alla giuria tecnica e al pubblico a casa. E’ sempre una sorpresa scoprire le Miss: ogni anno sono diverse, con caratteristiche diverse. Sono tanti i requisiti che può avere una Miss ideale, ma ognuno ha un parere soggettivo e diverso.
Lucio Presta quest’anno gestisce la consulenza della Miren (casa di produzione di Miss Italia). Come sono i rapporti con lui?
Ci siamo scazzottati venticinque volte (scherza, ndr). Lucio è un vecchio amico. Ci conosciamo da metà anni ottanta. E’ una persona della quale ho grande stima, mette sempre una grande passione e bravura nel gestire i programmi che fa. Lui, a Miss Italia, svolge il ruolo che prima svolgeva Enzo Mirigliani. Lavorare con Lucio significa ricevere dei consigli preziosi, è un lavorare stimolante.
Proprio qualche giorno fa, tramite Twitter, Presta ha invitato Antonella Clerici a Miss Italia in qualità di ospite. Ma Antonella ha rifiutato. Ti sarebbe piaciuto averla al tuo fianco?
Anche Antonella è una cara amica, già da quando non era ancora famosa ed amata come è adesso. Ma io già la amavo come amica da allora (ride, ndr). Avere Antonella vicino è sempre un piacere ed un divertimento, ancora di più lo sarebbe stato in questo contesto. Prima o poi sarà toccherà a lei gestire questa manifestazione, quindi averla come ospite sarebbe stata una sorta di passaggio di consegne. Però capisco che, avendo due trasmissioni così importanti il sabato sera e il lunedì mattina, sarebbe stato difficile averla. Non l’avrebbe fatto neanche per un parente e la capisco. Non lo farei neanche io.
Dopo Miss Italia ti manca solo Sanremo. Quando ti vedremo sul palco Ariston?
Ho fatto come dal macellaio: preso un numerino, ma la fila è ancora lunga. Davanti a me ci sono Fabio Fazio che probabilmente lo condurrà per due edizioni di fila; Carlo Conti che merita moltissimo quel palco; Antonella Clerici perché anche lei lo merita; anche Bonolis deve rifare almeno un altro festival; a Pippo Baudo un altro glielo fanno fare ed infine Gerry Scotti. Quindi io sono pronto per il 2032 e sicuramente avrò una formula nuova da proporre(ride, ndr).
Quando torneranno I Soliti Ignoti?
Me lo chiedono tutti, è un programma molto amato. Ci teniamo pronti per Febbraio.
Tornerà Per tutta la vita. Contento?
Sono molto contento. Per tutta la vita è uno dei programmi più sani che ho fatto in tutta la mia carriera. Parla di giovani, di scelte importanti. E’ molto piacevole presentarlo.