In Australia e in Inghilterra, si chiamavano The Sketch Show e skitHOUSE, due programmi di successo composti da una raffica di sketch, dalla durata variabile, in onda uno dietro l’altro, non necessariamente legati da un filo logico (l’edizione originale di skitHOUSE andò in onda anche in Italia, sul vecchio canale Sky Show).
Ora anche l’Italia avrà la sua edizione, cucita addosso su una delle coppie comiche più di successo negli ultimi anni, a partire dal titolo: Ale & Franz Sketch Show. Lanciati da Zelig, dopo gli ottimi risultati raggiunti con Buona la prima, Ale & Franz ci riprovano con questo nuovo programma, scritto con Furio Andreotti, Riccardo Cassini, Martino Clericetti, Ugo Ripamonti, Rocco Tanica e Fabrizio Testini.
Il programma, che andrà in onda da settembre su Italia1, vedrà come co-protagonisti anche Alessandro Betti e Katia Follesa, dal duo Katia & Valeria, entrambi già visti anche in Buona la prima, e Giulia Bevilacqua, conosciuta al pubblico nel ruolo di Anna Gori, in Distretto di Polizia.
Franz, all’anagrafe Francesco Villa, dalle pagine de La Stampa, si esprime così, riguardo a questa nuova sfida televisiva che li attende:
Poiché è fondamentale non fossilizzarsi, cerchiamo di fare cose, come questa, che diano a noi per primi stimoli nuovi. Ci lavoriamo da quasi due anni. Cercavamo un lavoro che facesse ridere, ma davvero: andando al cuore della comicità.
Ulteriori particolari, soprattutto tecnici, riguardo il nuovo programma, ce li svela Ale, al secolo Alessandro Basentini:
Tratto da un format inglese, è ovviamente fatto di sketch. I più lunghi durano cinque minuti, i più corti dieci secondi. In parte sono realizzati in esterno, a mo’ di cinema. In parte nello studio tivù, con il pubblico. Ci sono due abilissime regie: esterni, Latino Pellegrini, interni, Duccio Forzano. È una cosa strana, più facile vederla che parlarne. Siamo usciti da qualsiasi schema.
Sempre un entusiasta Franz, svela altre novità del programma che vedremo a settembre:
Tecnicamente, è una produzione d’avanguardia. Lo studio è completamente virtuale e diventa di tutto, anche lo stadio di San Siro completo di tifoserie. È divertente vedere la faccia allibita del pubblico, che si trova in un ambiente bianco, da ospedale. Comicità e tecnologia si sostengono a vicenda.
Dal punto di vista artistico, Ale & Franz ammettono quali siano stati i loro punti di riferimento. Ale, a riguardo, dichiara:
Non ho pensato a nessun comico in particolare, scegliendo un modo di recitare estremamente serio e realistico, proprio per contrastare l’assurdo. Faccio l’attore, recito. E comunque, non mi dispiace pensare ai Monty Python, a Una pallottola spuntata di Leslie Nielsen.
Ad ispirare Franz, invece, sono stati due grandi dello spettacolo italiano:
Abbiamo fatto un’operazione simile a quella, peraltro inimitabile, di Vianello e Tognazzi. Sono sketch, i loro, ancora perfetti adesso. Noi speriamo in qualcosa di buono. Non abbiamo personaggi fissi, ma entriamo e usciamo da mille situazioni.
Riguardo alla loro collaborazione ultradecennale, Ale & Franz ammettono:
Siamo insieme da 17 anni, continuiamo a lavorare in mille modi diversi. Vale tutto. Ognuno presenta all’altro le sue idee. Nasce, inevitabile, una reazione a catena. Siamo molto uniti anche se molto differenti.
Sul modo di interpretare la comicità, il celebre duo comico ha le idee chiare. Ale:
È come la cucina, si può fare in mille modi.
Franz:
È come con il teatro, bisogna avere qualcosa da dire. Altrimenti, è meglio cambiare mestiere.
Per vedere, quindi, i risultati del lavoro dei due comici milanesi, l’appuntamento è a settembre con l’Ale & Franz Sketch Show.