La Spagna mira a ridurre la pubblicità sulla televisione pubblica. A dare l’annuncio della proposta è stato il presidente del governo José Luis Rodriguez Zapatero, che ha garantito una nuova proposta di legge sulla riforma del settore audiovisivo.
L’idea parte dalla richiesta che era stata avanzata a novembre dall’Unione delle televisioni commerciali (Uteca), che speravano in un intervento del governo per estromettere la TVE (televisione di stato con due canali, uno nazionale e uno regionale) dalla competizione con le televisioni commerciali, per favorire proprio potere d’acquisto.
Sulla TVE, che è controllata in toto dall’esecutivo al potere, rimarrebbero dunque solo telegiornali e format poco costosi che potrebbero essere finanziati dalle sovvenzioni del governo (non esiste il canone in Spagna), mentre tutto il resto sarebbe trasmesso dalle televisioni private.
Queste ultime, però, dovranno rispettare il tetto di pubblicità, adeguandosi allo standard imposto dalla Commissione Europea (un intervallo minimo di 20 minuti tra un’interruzione e l’altra), visto che ad oggi, come denunciano gli stessi inserzionisti, le tv abusano degli spot riducendone l’efficacia.