Vi ricordate il polverone che si è alzato per la canzone, che Povia porterà al Festival di Sanremo 2009, Luca era gay? Ebbene, a tutte le critiche che gli sono piovute addosso, il cantante dei bambini che fanno oh, ha risposto sulle colonne del Corriere della sera, dicendo l’unica cosa sensata che poteva dire, ovvero, che non hanno senso le polemiche se non si è letto il testo:
Io non generalizzo. Racconto la storia vera di un ragazzo che da gay passa a eterosessuale. Poi, senza conoscere la canzone è esplosa la polemica. Ringrazio, ma mi aspetto che il pubblico la apprezzi e colga l’impegno nell’affrontare tematiche che in genere vengono evitate. Io racconto la storia di uno, non quella di tutti. Nessuna malattia, nessuna guarigione. Non prendiamoci in giro, non sarò io o una canzone ad istigare manie suicide, omicide o odio. L’Arcigay non è la voce onnipotente di tutti i gay.
Non ho bisogno di soldi e non lo faccio per pubblicità, anzi perderò un sacco di fan, come già mi sta capitando, ma questo l’avevo preventivato. Io vado fino in fondo perché credo nelle mie idee e le porto avanti. Credo che ci sia una intolleranza sul fatto che il tema venga comunque rappresentato, non importa come… racconto una storia vera che è molto bella e portatrice di valori positivi, almeno secondo la mia morale, la mia verità, non faccio prediche.
A questo punto non ci rimane, che attendere di leggere il brano, per capire se l’insurrezione preventiva dell’Arcigay sia stata fondata o se, in caso contrario, l’associazione sarà pronta a scusarsi.
E’ VERAMENTE UNO SCANDALO. QUESTE CASE DISCOGRAFICHE CHE PER ANNI HANNO SOLTANTO SAPUTO SPERPERARE MILIARDI CHE SAREBBERO STATI UTILI A PRODURRE TANTI PIU’ ARTISTI, OGGI, NONOSTANTE LA CRISI, HANNO COME UNICA ARMA QUELLA DI FAR STILARE UN REGOLAMENTO DI QUESTO GENERE. L’ITALIA E’ L’UNICO PAESE DEL MONDO IN CUI IL PIU’ IMPORTANTE E BLASONATO FESTIVAL NAZIONALE DELLA CANZONE SI FONDA SU UNA “MAFIA” SCHIETTA E SFACCIATA COME QUESTA, DOVE SI INSEGNA A CHIUNQUE CHE, PER ANDARE AVANTI, BISOGNA “CONOSCERE”, “ANDARE A BRACCETTO”, “ESSERE FIGLIO O NIPOTE O AMICO DI”. INSEGNATE TUTTO QUESTO AI NOSTRI FIGLI, SOFFOCANDO LA CREATIVITA’ E LA VOCE DEI NOSTRI TANTI BRAVISSIMI ARTISTI CON QUESTI METODI A DIR POCO TERRIFICANTI. SI VERGOGNI CHI GUARDERA’ IL FESTIVAL SENZA AVER PRIMA LETTO IL REGOLAMENTO 2009, E SOPRATTUTTO CHI SALIRA’ A CANTARE SU QUEL PALCO, PERCHE’ PER QUEI POCHI MINUTI DI GLORIA COMPRATA, CI SONO MIGLIAIA E MIGLIAIA DI ARTISTI CHE HANNO SCELTO DI “NON PAGARE” E DI SUDARSI IL RISPETTO DEL PUBBLICO E DEI COLLEGHI. A SANREMO ANDATECI IN VACANZA, MA NON PER QUESTO FESTIVAL DA SFIGATI E, DURANTE QUELLE SERATE IN CUI LA RAI CERCHERA’ DISPERATAMENTE DI FARE ODIENS SPERPERANDO I SOLDI DI NOI CONTRIBUENTI, ANDATE A VEDERE UN CONCERTO DI MUSICA LIVE NELLA VOSTRA CITTA’: FARETE UN FAVORE A VOI STESSI, AI VOSTRI FIGLI E ALLA MUSICA ITALIANA.
@ SAN REMO:
grazie per la testimonianza: purtroppo vedendo la lista dei cantanti in certi casi ho fatto la stessa riflessione. La mia ragazza dice che non bisogna guardare Sanremo, io preferisco appoggiare i giovani dei reality, che per lo meno un pubblico sincero che acquista i loro dischi lo hanno…
Sanremo, possiamo sperare di sbagliarci? Che dici?