Pupo, dopo la prima settimana di Razione a catena, leggendo i dati auditel che lo danno sempre vincitore nella fascia preserale sul diretto concorrente Sarabanda, gongola:
I risultati sono straordinari e sopra alle nostre aspettative, soprattutto in un periodo di crisi di ascolti di Raiuno. Con questo quiz la Rai ha fatto un bel colpo perché è riuscita a mettere mano su un programma prodotto e gestito completamente dall’azienda.
Non conoscendo quali aspettative avessero i dirigenti di Raiuno (probabilmente vincere nel preserale, cosa che riuscivano a fare anche con le repliche de L’eredità), non mi permetto di dire se i risultati sono sopra le aspettative, ma di ricordare che la fascia pre Tg, è da anni ormai territorio della prima rete della Rai (nessuna crisi di ascolti in questo caso), cosa che poco dopo è lo stesso Pupo ad annotare, facendo riferimento a tutte le vittime che il suo programma in tre edizioni ha fatto:
In passato eravamo riusciti a vincere anche contro ‘1 contro 100’ di Amadeus, ‘Jackpot‘ di Enrico Papi e addirittura, per due settimane, contro ‘Il milionario‘ di Gerry Scotti.
Il conduttore ha tutto il diritto di gioire, ma ad un certo punto esagera:
Mi hanno cucito il programma addosso come avevano fatto con Bonolis quando ando’ a condurre il gioco dei ‘pacchi’. Il successo di ‘Reazione a Catena’ quindi deriva non solo dalla qualità del prodotto, che in questo momento è il più innovativo del piccolo schermo, ma anche alla capacità del conduttore di saperlo proporre al pubblico.
Concludendo: non ci vuole tanto a definire Reazione a Catena il programma più innovativo del momento, dato che attualmente vanno in onda solo programmi datati (come dice lo stesso conduttore parlando di Sarabanda:”Credo che Sarabanda sia semplicemente un programma un po’ datato, anche se l’introduzione del 7×30 nella parte finale del programma è molto carina”) o repliche, ma bisogna capire se il rapporto programma di successo uguale programma cucito addosso al conduttore è valido anche nel caso inverso (programma che ha scarso successo uguale a programma non adatto al conduttore) e se, come si prende i meriti per il trionfo estivo di Reazione a catena, si prende le colpe per gli insuccessi di Volami nel cuore e I raccomandati (cucito addosso a Carlo Conti, a cui è subentrato senza problemi).
Personalmente Pupo ti preferivo sette giorni fa quando attaccavi la televisione estiva, piuttosto che ora che sei salito in cattedra per aver battuto repliche e programmi datati.
nn voglio pupo voglio quello che c’è adesso
nn voglio pupo