Grandi manovre in casa Rai in vista del 2011 anche sul piano dei contenitori informativi. A oggi siamo ancora in ambito ipotetico, ma secondo un articolo apparso di recente su Il Giornale, in quel di viale Mazzini si starebbe lavorando alacremente per contrapporre nomi di un certo calibro a quelli di Michele Santoro, Giovanni Floris, Serena Dandini, passando per Lucia Annunziata e perché no, per una perennemente a rischio Milena Gabanelli, rei di sbilanciare un po’ troppo a sinistra una programmazione che negli intenti di pochi illusi, soprattutto riguardo l’eterno lottizzato servizio pubblico, dovrebbe conservare una parvenza di obiettività (ci viene da ridere se pensiamo a cosa ci propinano ogni giorno i tg Rai)
Chi sarebbero i protagonisti di questa incipiente discesa in campo, sponsorizzata, manco a dirlo, da quell’area di Governo che a oggi si proclama menomata ogni qual volta i succitati nomi vanno in onda in quanto non rappresentata a sufficienza (a sua detta)? Il primo di cui si fa insistentemente il nome sarebbe Giuliano Ferrara. Il direttore de Il Foglio lontano dalle scene televisive da illo tempore, tre anni dalla conduzione di Otto e Mezzo su La7, viene acclamato come possibile papabile ad un ritorno sugli schermi Rai, in quanto detentore di quell’indubbio carisma, da mettere sul piatto della bilancia per convincere gli indecisi nelle prossime quanto probabili elezioni politiche, è vero che causa par condicio il giornalista, già onorevole, non sarebbe in onda ma avrebbe il compito di preparare il terreno con un programma appropriato.
Il secondo nome fatto da Il Giornale sarebbe manco a dirlo Vittorio Sgarbi, il contratto già in mano su cui apporre la firma per un programma in sei puntate di Raiuno, titolo provvisorio Il bene e il male, che dovrebbe rappresentare l’anti Vieni via con me, con un maggior contradditorio e l’inevitabile monologo del conduttore. Il progetto potrebbe essere in dirittura d’arrivo già a gennaio altrimenti slitterebbe a dopo le elezioni. Il terzo protagonista della levata di scudi a favore di una Rai degna del proprio ruolo di servizio pubblico è Bruno Vespa, da anni relegato in seconda serata, con ascolti tra l’altro sempre ragguardevoli, l’uomo dei plastici potrebbe vedersi ritagliato anche uno spazio in prime time come premio per l’abnegazione verso la giusta causa governativa. Un tris d’assi insomma si prospetta nel futuro di casa Rai, quanto ci sia di vero non è dato di saperlo, ma le costanti bordate che regolarmente arrivano dai palazzi di Governo verso Santoro e soci, fanno pensare a una sorta di offensiva di primavera ormai non più rinviabile.
eravamo ormai ben pieni delle stronzate di vespa, sgarbi e ferrara tanto è che io non guardo più la tv. continuate su questi binari ….