Alessio Vinci ha esordito due giorni fa con Matrix (“Non avete sbagliato canale. Siamo nello studio del programma ideato e condotto per 4 anni da un grande giornalista, forse il numero uno, Enrico Mentana, che saluto”) e visti i risultati, solo il 10,73% di share, contro una media del suo predecessore del 18%, si capisce perché il suo contratto duri solo fino a giugno: la direzione non mette in discussione le qualità di giornalista del bravo Vinci, ma teme che non possa reggere il confronto con Porta a porta, visto che non ha il seguito di Mentana.
Come evitare la disfatta? A quanto pare ieri c’è stata una riunione dove il vicepresidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi, il direttore generale per l’informazione Massimo Crippa e il direttore di Videonews Claudio Brachino hanno cercato di ipotizzare delle correzioni in corsa: intanto venerdì, Matrix si gioca la carta Maria De Filippi – Marco Carta, che in qualità di ospiti dovrebbe portare un cospicuo numero di spettatori; nel futuro prossimo si pensa ad una doppia conduzione, magari affiancando a Vinci una figura femminile di spessore come Cristina Parodi; da settembre Matrix potrebbe essere sostituito da un programma di Piero Chiambretti, che intanto, senza Mentana, anticipa la puntata del Chiambretti Night di 20 minuti, iniziandola alle 23.30.
Dell’esordio di Alessio Vinci ha parlato Mauro Crippa, che apprezza il grande equilibrio del conduttore e aggiunge:
Il risultato di ascolti era ampiamente prevedibile, visto che Matrix si è confrontato con una puntata di Porta a Porta che era praticamente una appendice del festival di Sanremo, con tutti i principali protagonisti in studio. Insomma un argomento molto leggero ma certamente popolare. Nonostante questo, Matrix ha ottenuto un buon successo, in linea con altre precedenti puntante del programma dedicate a temi di attualità. Matrix ha rispettato il patto con il proprio pubblico, quello di informare ed approfondire l’argomento di maggiore interesse giornalistico della settimana, ovvero le drammatiche violenze sulle donne avvenute in questi giorni. Gli argomenti sono stati affrontati con serietà, ottimi servizi, ospiti appropriati e con grande equilibrio da parte del conduttore.
Durante una lezione di giornalismo all’auditorium Parco della Musica di Roma, anche Enrico Mentana ha detto la sua sul nuovo Matrix e sul suo successore (fonte Ansa):
Non è carino che Mediaset abbia subito affidato la conduzione di Matrix e iniziato di nuovo la programmazione. Su Alessio Vinci non posso dare giudizi: è un amico, sono un giocatore come lui.
Riguardo la polemica con Mediaset Enrico Mentana aggiunge nuovi particolari:
I miei rapporti con l’azienda erano cambiati dalle ultime elezioni. Durante uno strano gioco una sera, in una riunione, Confalonieri chiese a tutti per chi avessero votato oltre Berlusconi, un gioco che mi mise in difficoltà. Matrix iniziò ad andare in onda sempre più tardi. Iniziarono a chiedere i nomi degli invitati, facendomi capire che qualcuno non era del tutto gradito.