Il canone della Rai è la tassa più evasa dai contribuenti italiani. A dirlo è lo studio condotto da KRLS Network of Business Ethics, per conto dell’Associazione Contribuenti Italiani (www.contribuenti.it). Secondo la ricerca: l’evasione si attesta intorno al 41% (contro l’8% della media europea); le regioni che evadono di più sono la Campania, la Calabria e la Sicilia con l’87%; le città più cattive sono Caserta, Ragusa e Catanzaro con quasi il 90% dell’evasione; le città più virtuose sono Aosta, Ferrara e Pisa dove l’evasione è solo il 12%; il 96% delle imprese evade il canone speciale.
Sarà per questo motivo che il ministro Paolo Romani vorrebbe imporre con decreto che il pagamento del canone Rai venga inserito nella bolletta elettrica (fonte Il corriere della sera):
A tutti i titolari di un contratto di fornitura di elettricità, siano essi famiglie o pubblici esercizi o professionisti, sarà chiesto di pagare il canone, perché ragionevolmente se uno ha l’elettricità ha anche l’apparecchio tv. Chi non ha la televisione dovrà dimostrarlo, e solo in quel caso non pagherà.
Difficilmente la proposta di Romani verrà approvata, se non altro perché i suoi stessi alleati bocciano l’idea: il capogruppo della Lega in Commissione Comunicazioni al Senato Piergiorgio Stiffoni dice (fonte Libero):
Fregare tutti gli italiani così subdolamente è veramente vergognoso.
Il vicecapogruppo Fli alla Camera Benedetto Della Vedova ha aggiunto (fonte Libero):
L’ipotesi di inserire il canone nella bolletta elettrica rappresenterebbe un aumento surrettizio di pressione fiscale, perché colpirebbe inevitabilmente chi non ha un apparecchio tv, in casa, in negozio o in ufficio, caricando sul contribuente l’onere di dimostrare il contrario.
Favorevoli alla proposta di Romani sono Mario Valducci, Presidente della Trasporti e Comunicazioni alla Camera e parte della Rai e dell’Usigrai. Il ministro insisterà sulla sua linea per recuperare le centinaia di milioni di evasione che ogni anno mamma Rai subisce?