Antonella Clerici, Enzo Iacchetti, Mike Bongiorno e Adriano Celentano sono quattro importanti nomi accomunati dall’incertezza sul proprio futuro artistico, con l’unica grande eccezione: i primi tre sono bistrattati dalle proprie aziende, l’ultimo è desiderato da tutti.
Partiamo da Antonella Clerici. Uno dei volti femminili più importanti di Raiuno probabilmente abbandonerà la rete ammiraglia Rai per approdare a Mediaset. A dar credito ad una voce, che circola almeno da un anno è la stessa conduttrice, che si sfoga su Tv Sorrisi e Canzoni riguardo al siluramento a La prova del cuoco:
A causa della maternità hanno deciso di sostituirmi alla conduzione de ‘La prova del cuoco’. Io sono pronta a riprenderlo, ma ho appreso che non sarà così. Se negassi l’amarezza sarei ipocrita, ma il grande affetto della gente mi ha sostenuto … Quando ti lasci con il tuo grande amore non lo vuoi rivedere con un’altra, no? Ho dedicato nove anni a rendere forte questo programma, fatto a mia immagine e somiglianza. Quindi ne sono un po’ gelosa
Antonella ci è rimasta male pure per l’estromissione da Il treno dei desideri, diventato I sogni son desideri e affidato a Caterina Balivo.
Ne prendo atto: cosa devo fare? Non sono rancorosa, è un programma fortissimo, e anche in questo caso lascio in eredità una trasmissione sana, che avrà il successo che merita. Certo mi dispiace non poterla condurre.
Anche ad Enzo Iacchetti non va meglio (fonte Tv Sorrisi e Canzoni):
Ormai ho capito quale rapporto intercorre tra me e la rete. Se funziono, bene, altrimenti mi tolgono di mezzo. Una cosa del genere a Ezio Greggio o a Gerry Scotti non la farebbero mai. Credo c’entri il fatto che loro sono legati all’azienda da più anni. La stessa azienda che io non ho mai tradito. Ho avuto offerte sia dalla Rai, sia da Sky, ma non ho mai accettato. Ho rispetto per chi mi ha scoperto e mi ha cambiato la mia vita. Il problema è che il mio rispetto non è ricambiato. Non hanno capito che per me i soldi non contano. Mi muove la passione, amo questo mestiere. E’ tutto quello che sta intorno che mi fa schifo. Troppe ipocrisie: in una fabbrica se un operaio ha passione e abilità lo promuovono, non lo lasciano alla catena di montaggio. Mi sento non gratificato, non è la prima volta che lo dico. Continuano a ripetermi che dovrei star zitto, ma io non ci riesco. Almeno ho la coscienza a posto, mi sento pulito. Ho sempre dato il massimo, non sono mai mancato un giorno, neppure quando stavo male, neppure quando sono stato colpito da lutti personali. Vorrei solo che mi dicessero: ‘Bravo Iacchetti, si vede che ha passione, sa recitare, cantare, fa i musical. Ci faccia delle proposte’. Invece niente. Io sono quello che sta dietro il bancone di Striscia, punto. Nessuno dell’azienda è mai venuto a vedermi in teatro per capire cosa combino. M’hanno proposto pure la conduzione di ‘La sai l’ultima?’. Ho risposto: ‘Dopo 15 anni è questo il rispetto che avete per me? Mi proponete barzellette? Nemmeno se mi date otto milioni di euro’. Così ora loro sono a posto. Quando vado a lamentarmi mi possono rispondere: ‘Ti abbiamo offerto uno show e tu l’hai rifiutato…’”
Rimanendo a Mediaset. Repubblica riporta le voci che spiegherebbero il mancato rinnovo del contratto a Mike Bongiorno. Le motiviazioni non sarebbero tanto nobili come ci hanno fatto credere, ma alquanto economicamente concrete:
Lui voleva rifare una sorta di Rischiatutto in prima serata, magari su Canale 5. Ma gli ultimi suoi show su Rete 4 hanno avuto ascolti minimi. Mediaset deve far quadrare i conti, Mike non centrava più i nostri target, i suoi progetti avrebbero portato a un bagno di sangue. Negli ultimi anni, si era scelto di pagare Bongiorno bene (diversi milioni di euro) ma senza dargli uno show: era il male minore. Parliamoci chiaro: Mike è amato dal pubblico e dalla stampa, fa bene lo spot del vecchino da Fiorello, ma l’appeal pubblicitario dei suoi show è bassissimo.
Concludiamo con Adriano Celentano: il cantante, showman lo vorrebbero tutti, anche Sky, parola di Katryn Fink, direttore programmi, che punta a convincerlo per mandarlo in onda in autunno:
Mai dire mai. A chi non piacerebbe.
Tutte queste voci porteranno al tanto atteso rinnovamento dei palinsesti?