Fa bene Maria De Filippi a ridere: la sfida con Pippo Baudo è stata ampiamente vinta, tanto che il suo programma, fatto di ospiti nostrani e gente comune, ha quasi doppiato quello sfarzoso e demodè di Pippo Baudo (5.947.000 spettatori – 31,41% di share, per C’è posta per te, contro i 3.335.000 spettatori e il 17% di share, per Serata d’onore).
In cosa ha sbagliato Baudo? Semplicemente si è posto arrogantemente di fronte al pubblico televisivo (attaccare Maria De Filippi perché fa tv trash è come dare degli imbecilli a chi la segue), costruendo un programma a sua immagine e somiglianza, ricercato, lustrato, pseudo culturale (non basta trattare un argomento culturalmente elevato per fare cultura. E’ il come lo tratti che fa la differenza: se inviti un maestro della moda e gli fai fare una sfilata, non stai producendo cultura, ma pubblicità) e vecchio (lo si poteva capire dal titolo, che recuperava quello usato 25 anni prima).
Perché il pubblico dovrebbe tradirire la De Filippi, che nel professionale modo di condurre, risulta comunque una del popolo, per niente altezzosa, pronta al dialogo, per uno in smoking, che si sente superiore alla media degli italiani? Perché invece di ridere o piangere, con i protagonisti delle storie di C’è posta per te, lo spettatore dovrebbe ascoltare quelle di persone che non hanno nulla in comune con loro di Serata d’onore?
Il sabato sera è cambiato da molto tempo, ma Baudo non l’ha capito ed è stato sconfitto. Con lui ha perso un modo di fare televisione, ha perso un’epoca. Per vincere contro la corazzata della De Filippi urgono novità: bisogna rendere C’è posta per te un programma superato e ciò non l’ottieni rispolverando e lustrando l’antiquariato di casa.