Da qualche giorno stiamo seguendo la querelle che vede come protagonista Paolo Bonolis nelle vesti di prossimo mattatore del Festival di Sanremo, una sorta di ultima spiaggia per la manifestazione canora che dopo il flop di quest’anno, vede nel presentatore l’uomo del rilancio poiché proprio lui è stato artefice dell’ultima edizione di un certo successo, quella del 2005, condotta assieme alla coppia Antonella Clerici e Federica Felini.
Niente di male che si cerchi di rivitalizzare in qualche modo un prodotto ormai vetusto e in pieno rigor mortis, quello che ci ha lasciati allibiti è il botta e risposta Rai– Mediaset seguito alla notizia del ritorno di Bonolis in quel di viale Mazzini. Per darvi l’idea degli scambi di battute degni di una soap opera scadente, la cui colonna sonora potrebbe essere la celebre Vengo Anch’io No Tu No di Enzo Jannacci, vi proponiamo un breve resoconto di quello che è avvenuto nelle ultime ore.
Notizia: Bonolis torna a Sanremo!
Piersilvio Berlusconi (vicepresidente Mediaset):”Paolo ha chiesto a me personalmente un anno sabbatico per condurre Sanremo, la cosa non ci dà fastidio e quindi ho detto sì.“
Tutto fatto allora? Neanche per sogno! A mettere zizzania ci pensa Lucio Presta, il celebre agente di Bonolis, il quale afferma:”Il contratto di Paolo (in scadenza il 30 giugno) non è stato rinnovato. Una volta finito il Festival, a distanza di qualche mese ci mettiamo a parlare con la Rai e con Mediaset di progetti, proposti da noi o da loro, su cui ognuno farà le proprie valutazioni. Detto questo, al momento non c’e’ altro che il progetto Sanremo, come Paolo ha piu’ volte in passato sottolineato e oggi ribadiamo.
Mediaset non apprezza di certo le dichiarazioni di Presta e rilancia:”Paolo Bonolis ha firmato un contratto in scadenza nel 2008 che contiene un’opzione di esclusiva a favore di Mediaset fino al 2010. L’opzione è stata esercitata da Mediaset con anticipo rispetto alla scadenza. Paolo Bonolis è quindi ad oggi formalmente legato in esclusiva a Mediaset per i prossimi due anni. Questi sono i fatti.
A questo punto la Rai che finora non aveva espresso giudizi sulla vicenda, lo fa per bocca del consigliere Sandro Curzi:”Piersilvio Berlusconi ha fatto l’interesse della sua azienda, ma Bonolis non può venire a presentare uno dei più grandi eventi Rai e dal giorno dopo tornare sugli schermi del principale concorrente. Il rinnovo già avvenuto del contratto con Mediaset costituisce oggettivamente una difficoltà sulla strada di un accordo per Sanremo. Un personaggio come Bonolis può certamente fare comodo alla Rai. Ma non in prestito e, comunque, non a qualunque costo“.
Una posizione quella dell’Azienda di Stato avvalorata dalle affermazioni di un altro consigliere Rai, Giuliano Urbani: “Non considero la questione Bonolis un problema per l’azienda. L’agenda dei problemi della Rai è lunga e contiene molte voci. Dal mio punto di vista, sarebbe superficiale dare peso a queste cose“.
Alla luce dei fatti appare evidente che non sia per niente scontato il ritorno di Bonolis a Sanremo e risulta comunque inutile e insulso il polverone creato ad arte attorno alla vicenda, volto a puntare al rialzo delle quotazioni sul presentatore.
Diciamola tutta: Bonolis è uno dei migliori presentatori italiani, le sue doti di conduttore e ammaliatore di folle televisive sono ben note a tutti, ma non si può certo dire che a Mediaset la sua buona stella lo abbia assistito più di tanto, anzi i flop che lo hanno visto di domenica protagonista nel pomeriggio calcistico di Canale 5, cosi come al mercoledì sera (Un mercoledì da tifosi, venne cancellato dopo la prima puntata) e la figuraccia rimediata con Fattore C brutta copia di Affari Tuoi, sono stati a malapena bilanciati dal successo de Il senso della vita e da Ciao Darwin che di fatto non è altro che la riproposizione di una formula già collaudata, dai contenuti quanto meno discutibili.
Per uno come Bonolis tutto questo rumore per nulla ci sembra eccessivo e comunque a noi cosa ne viene? In ogni caso Rai o Mediaset che sia, in qualche salsa la prossima stagione ce lo propineranno comunque.