Non ci crederete, ma io mi sono fatto una foto con KITT, o almeno una sua replica molto fedele. La cosa è avvenuta anni fa, ero alle medie, e c’era una manifestazione di cui non ricordo di preciso l’entità. E c’era KITT. Non ho resistito, la foto costava poco, e KITT riuscì a risvegliare ricordi che non riaffioravano da tempo in me.
Il nome originale di Supercar è Knight Rider. Si tratta di una serie che conosciamo veramente tutti, e che è stata girata tra il 1982 e il 1986. Il protagonista è David Hasselhoff, munito di sguardo affascinante, giacca di pelle e di un ottimo set di riccioli.
Le industrie Knight salvano un uomo, Michael Long (Larry Anderson), che rischia di essere ucciso dai criminali. Michael Long cambia vita e cambia faccia: diventa Michael Knight (il nome è aggressivo quanto il vestito, ci faccio caso ora).
Il preambolo è giusto un preambolo, e dà inizio alla lotta contro il male di Michael e della sua macchina KITT. Già, perchè KITT è molto più di un mezzo di trasporto. La macchina è dominata da un’intelligenza artificiale in possesso di capacità cognitive e decisionali paragonabili senza perdita di generalità a quelle di un essere umano.
Per non parlare della sensibilità. Le avventure vedevano sempre Michael e KITT impegnati a combattere contro cattivi di vario tipo. Ancora oggi la serie è oggetto di culto, nonostante le riprese siano terminate da più di vent’anni.
Devo dire che in questo contesto c’è molto di più rispetto al gusto del vintage. L’idea di un’auto che in qualche modo contribuiva in modo attivo alla risoluzione dei casi più difficili, ecco, secondo me aveva un che di originale, nel senso che approfondiva ricreava un “HAL” più “portatile”, che intrigava assai noi spettatori. KITT, o qualcosa di simile, è stato il mio primo desiderio negli anni in cui Supercar veniva trasmesso.
La serie ha raccolto numerosi consensi ufficiali. Per prima cosa, ha vinto un People’s Choice Awards nel 1983. Il premio è toccato direttamente a David Hasseloh come miglior attore protagonista.
Successivamente è stata la volta del Young Artist Awards per il miglior giovane attore non protagonista, Keith Coogan, sempre nel 1983.
Una delle particolarità di Supercar è che non ha un vero e proprio finale, in senso classico: la quarta stagione pone la fine alla serie, che è stata interrotta a causa di un improvviso calo degli ascolti. Le entrate non bilanciavano più gli elevatissimi costi di produzione.
Guardando infatti l’ultimo episodio della quarta stagione, La spedizione maledetta, non si presagisce niente della fine della serie, dato che l’episodio si conclude in modo assolutamente normale. Fan club, siti più o meno ufficiali ed altro costellano la rete.
Forse anche questo ha contribuito allam messa in onda, sulla NBC di un film di due ore che avrebbe potuto essere l’episodio pilota di una nuova serie di Supercar. Gli indici di ascolto molto alti hanno portato alla concretizzazione della serie, che è iniziata mercoledì 24 settembre sulla NBC.
La serie originale è andata in onda, qui da noi, su Italia 1; accanto a David Hasselhoff facevano parte del cast Edward Mulhare nei panni di Devon Miles, Patricia McPherson nel ruolo di Bonnie e Rebecca Holden nel ruolo di April Curtis.