In molti si chiedono se Vieni via con me, il programma condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano che ha battuto ogni record di ascolti della terza Rete Rai e di Rai.tv (13,5 milioni di pagine viste e quasi 8 milioni di video visualizzati nell’arco di 3 settimane), tornerà il prossimo anno con la seconda edizione.
La domanda non ha una risposta certa, dato che Vieni via con me doveva essere un evento di stagione per la terza rete Rai e non si era mai pensato a riproporlo annualmente (non ci si aspettava ascolti così grandi). Ora come ora ci sperano un po’ tutti, a partire dal direttore di Raitre Paolo Ruffini:
Vorrei dire una sola cosa, dopo questa ultima puntata di Vieni via con me. In attesa della prossima serie, delle prossime volte, il prossimo anno, prima possibile. Perché come tutti mi auguro e lavorerò da subito perché questa esperienza non sia archiviata e si possa invece ripetere. Archiviando piuttosto le polemiche. Una sola cosa, anzi una sola parola. Grazie. Grazie a Fazio, A Saviano, a tutti quelli che lo hanno reso possibile, a tutti coloro che vi hanno partecipato e a tutti quelli che lo hanno scelto, guardato, apprezzato. Un grazie senza retorica. Ma anche senza se e senza ma. Grazie e basta. Per un programma bello, solo apparentemente semplice. Che ci ha fatto riflettere sul nostro Paese e sul nostro tempo. Che ci ha fatto pensare, e compilare elenchi, su quel che siamo, e su quel che potremmo essere. Sulla complessità delle nostre vite impastate inevitabilmente di bene e di male, di sogni e di disillusioni. Su quel che pensiamo e su come il pensiero non possa che essere libero. Sulla televisione come è e come potrebbe essere. E su molte altre cose ancora.
Paolo Bassetti, presidente di Endemol Italia, intervistato da La Stampa, sul futuro del programma non si sbilancia:
Deve decidere Fabio, è una scelta sua.
In realtà i nodi da sciogliere sono più di uno, dalla collocazione del programma (conviene aspettare un anno per proporlo?), ai possibili blocchi preventivi (viste le polemiche che ha suscitato) dal contratto di Fazio Fazio (in scadenza a primavera), alla situazione del curatore Loris Mazzetti (che qualcuno vorrebbe licenziare).
[foto Roby Schirer e Max Abordi]