Iniziato sabato scorso, Un giorno in pretura, torna stasera su Raitre alle 23.25. La trasmissione, come nelle passate edizioni, entrerà nelle aule dei tribunali per assistere alla fase pubblica di un processo, per raccontare come viene amministrata la giustizia nel nostro Paese.
Nella scorsa puntata è stata affrontata la vicenda di Vanna Marchi e di sua figlia Stefania Nobile: dalla sentenza di primo grado ad oggi ci sono stati processo d’appello, la carcerazione e successiva scarcerazione delle due donne, la famosa ricerca del tesoretto, che nel processo di primo grado non era stato trovato.
La seconda puntata narra l’epilogo della storia delle due venditrici, entrambe condannate a dieci anni di reclusione. Verranno mostrate le testimonianze di un centinaio di vittime, che hanno raccontato davanti al giudice l’astuzia e l’efficienza che contraddistinguevano la società di Vanna Marchi. La società come ben sappiamo, grazie all’ ottimo lavoro effettuato da Striscia la notizia, lucrava senza alcuno scrupolo sulle disgrazie altrui. Sembra ormai, comunque, che la buona sorte delle due impostore sia giunta al termine con la sentenza del processo d’appello. La giustizia dovrà occuparsi, però, di molti altri casi simili: il fenomeno della vendita della fortuna rimane, infatti, ancora da debellare.
Un giorno in pretura ha ripreso, in passato, altri processi che hanno avuto una grande risonanza mediatica: quello di Mani pulite, quello ad Erich Priebke per il massacro delle Fosse Ardeatine e quello su Pacciani, il mostro di Firenze.
La seconda serata del sabato Raitre anche quest’anno è dedicata a tutti coloro che vogliono respirare l’aria delle aule di tribunale e comprendere meglio alcuni aspetti problematici della nostra società e come vengono amministrati dalla nostra giustizia.