Chi non ne avesse abbastanza degli amici di Amici, potrebbe anche essere spinto a guardarsi questo Io Ballo 2007.
L’unica giustificazione per volerne ancora è l’essere veramente molto appassionati, altrimenti per quanto mi sforzi non ne trovo altre. Purtroppo io non rientro nella prima categoria, e mi sono ritrovato davanti uno show lungo, noioso, e già visto.
Facce note, quindi. Se il sabato pomeriggio non abbiamo di meglio da fare ed abbiamo oltretutto una voglia smodata di rivedere certe facce, allora è il caso di sintonizzarsi su Canale 5 alle 14.10.
Il tutto si svolge live, in teatro, appunto, e a questo punto i fans e le fans si possono godere i propri personaggi preferiti senza il contesto strutturato di Amici stessa, in un ambiente che può sembrare quasi più informale.
La resa dei protagonisti è correlata sempre al talento smisurato di alcuni (pochi), come Anbeta, e alle nostre personalissime preferenze. Non è possibile fare un filtro sul pregiudizio che ci siamo fatti su di loro guardando amici, si tratta di un'”eco” della trasmissione madre.
Non essendo appassionato di Amici non riesco a cogliere nel profondo il surplus che questa Io Ballo 2007 ci regala. La qualità delle gag, delle performance degli artisti, non è in alcun modo superiore a quella che si ha durante Amici. Cambia lievemente solo l’atmosfera.
Si tratta di una sorta di dietro le quinte, un’ occasione in più per raccontarsi e per raccontare, per parlare di cose che magari sul palco principale non vengono poi raccontate, non si sa bene neanche per quale motivo a dire il vero.
Francamente trovo quest’estensione abbastanza gratuita, e c’è da dire che amo profondamente assistere a spettacoli di danza e di canto, amo il teatro e non sono talmente esperto da essere esigente su chi lo calpesta.
Quindi rimane l’apprezzamento per la leggiadria del corpo di Anbeta e qualche altro barlume di purissima arte, ma non viene valorizzato “in più” in questo contesto.
Ho notato il tentativo, grazie al senso di “dietro le quinte” che circonda la trasmissione, di esaltare in qualche modo l’aspetto profondamente artistico della questione, di prepararci allo spessore dell’interiorità dell’artista che si esprime in tutto il suo essere.
Non sono risucito tuttavia a percepire quest’esito. I personaggi sono quelli, le persone sono quelle. Li avevo già visti, mi ero già fatto un’idea su di loro; poi ho riaperto il cuore e ho pensato di rivalutarli.
E poi ho pensato che si tratta di carne da dare grettamente in pasto ai fan.
Lo spettacolo è scritto da Chicco Sfondrini, con regia dello stesso Sfondrini e Patrick Rossi Gastaldi, professore di recitazione nella scuola. I protagonisti del musical sono Garrison Rochelle, Giulia Ottonello (i narratori), Anbeta Toromani, Josè Perez, Leon Cino, Francesca Di Maio, Claudia Rossi, Gianni Sperti, Maria Zaffino, Francesco Mariottini.
Il tutto si sposta: dal 07 al 10 maggio siamo al Teatro delle Celebrazioni di Bologna, poi dal dal 14 al 18 maggio al Teatro Nuovo Ciak di Milano e dal 21 maggio al 1 giugno al Teatro Brancaccio di Roma.