Dopo aver parlato del Late Night Show with David Letterman, non potevamo certo trascurare un programma che forse più di tutti si avvicina come caratteristiche a quello d’oltre oceano, ovvero Parla con me, in onda ogni domenica sera su Raitre a partire dalle 23.30 circa.
Nella trasmissione condotta da Serena Dandini, si fondono quegli elementi che hanno reso celebre il contenitore della Cbs: attorno al talk show con protagonisti del mondo dello spettacolo ma anche dell’editoria e quant’altro, orbita la fase d’intrattenimento puro affidata a personaggi di un certo spessore, di cui andremo adesso a parlare.
Come recita il sito web:” Parla con me fa parte del Nucleo Produttivo Satira di Raitre che ha dato vita a programmi come Bra (Braccia rubate all’agricoltura), Il caso Scafroglia di Corrado Guzzanti, Non c’è problema di Antonio Albanese, la Superstoria e Riot di Sabina Guzzanti “. Tutti programmi di cui la nostra televisione, sempre più parca di prodotti satirici, avrebbe bisogno.
Gli stessi estimatori di Serena Dandini, le hanno comunque contestato con questo nuovo programma di essersi un pò seduta a tutti gli effetti, quando invece avrebbe potuto ideare sui fasti passati di Avanzi, L’Ottavo Nano o La Tv delle Ragazze, qualcosa di più originale e meno scontato.
Di fatto una volta guardato Parla con me, lo spettatore ha l’opportunità di constatare che di scontato c’è ben poco. La Dandini si avvale nella conduzione della trasmissione di personaggi tali da poter dare alla puntata ogni genere di piega sempre nell’ambito dell’intrattenimento, quello che non prende sul serio nulla e che alla fine ci porta alla più autentica delle risate.
Paola Cortellesi, è uno degli elementi cardine dell’edizione di quest’anno, a lei il compito dopo la presentazione della Dandini di “aprire le danze”, con i suoi monologhi stile Pubblicità Progresso, dal titolo Riparliamone, un vero capolavoro di incoerenza dove si incita al progresso ma poi si inneggia al ritorno verso pratiche degne di secoli passati come la cintura di castità.
Ma non è solo la Cortellesi ad animare le serate domenicali targate Dandini e co, c’è anche l’elemento musicale appannaggio della Banda Osiris, gruppo di professionisti che da sempre ama condire le proprie esibizioni con tratti di comicità tali da renderle davvero spassose.
Corpo centrale di Parla con me, è il talk show vero e proprio con il divano in studio che ospita il vip del momento intervistato dalla Dandini. Non pensasse lo spettatore che il programma in questo ambito possa assumere una piega semiseria, perché interviene subito l’elemento di disturbo costituito da Dario Vergassola. Il comico genovese intavola con l’ospite o se volete la vittima di turno, un botta e risposta ancor più divertente, se l’intervistato sa far leva su una buona dose di autoironia assecondando l’umorismo tagliente di Vergassola.
A completare il cast di Parla con me, sono Andrea Rivera e i suoi sondaggi fatti attraverso i citofoni delle case e l’attore Ascanio Celestini, protagonista di monologhi di sicuro effetto. Non mancano poi gli interventi straordinari di un grande Corrado Guzzanti nel ruolo di Don Pizarro e in passato anche di Neri Marcorè. Personalmente riteniamo che se si potesse realizzare una striscia quotidiana della trasmissione, l’audience della rete non potrebbe che beneficiarne.
Il programma è molto carino, divertente, ma ha il difetto di dire cose a volte scomode, per questo sta nella rete più schifosa, e ad un orario indecente!
Il programma l’ho già visto molte volte molte altre volte ancora, le stesse battute, le stesse modalità, ma come può sostituire l’unico vero programma di informazione giornalistica che esistesse in Italia. Non ho nulla contro la signora Dandini ma anche lei rappresenta quel tipo di fare spettacolo ” di sinistra” che forse piacerà a chi è già nonna.
Il programma è vecchio e la signora Dandini è ormai superata, mi dispiace che abbiano sostituito “primo piano” con la questa signora che non ha più nulla da dire
Ho visto l’intervista di Dandini al regista Salvatores, vorrei dire la mia circa la Balbuzie di Filippo Timi. Sono state avanzate dai due interlocutori un paio di ipotesi alle quali vorrei aggiungere la mia.
A mio parere Timi non balbetta quando entra in un altro ruolo, riveste un altro personaggio, questo succede alle persone con scarsa fluenza verbale.
Ho dedicato un blog a questi problemi (balbuzie-rota), e scritto un piccolo libro “La balbuzie” edito da Carocci. Grazie Nucci A.Rota
ciao,la trasmissione mi piace e l’ho vista per caso una sera e mi ha colpito la contrabassista-cantante jazz che suona li da voi.Vorrei se possibile sapere come si chiama perchè è fantastico sentirla suonare e cantare in quel modo
Ricordo che durante l’intervista al regista Salvatores ci fu un commento sulla balbuzie dell’attore Filippo Timi,
Entrambi si chiedevano perchè quando recita Timi non balbetta. Vorrei dare il mio modesto contributo al dibattito visto che sull’argomento ho scritto anche un piccolo libro edito da Carocci.
Spesso i soggetti balbuzienti quando ricoprono un’altro ruolo non balbettano ed è il caso di Timi che quando viene intervistato, parla balbettando, quando invece “è nei panni di un altro” no. Grazie a presto Nucci A.Rota