Da questa sera su La7 torna Le invasioni Barbariche, il talk show condotto da Daria Bignardi, prodotto da Endemel Italia, scritto da Giovanni Robertini, Roberta Briguglia, Francesco Caldarola, Francesca Filiasi e Silvia Galeazzi.
In ognuno dei dodici nuovi appuntamenti, che per la prima volta andranno in onda anche su Facebook (video in streaming live e commenti a raffica) con la moderazione del giornalista blogger Gianluca Neri / Macchianera, la conduttrice intervisterà tre personaggi protagonisti del nostro tempo (cantanti, attori, politici, stilisti, scrittori, filosofi), e dedicherà spazio all’attualità e al costume con due talk con ospiti in studio corredati da servizi di approfondimento.
Un’altra novità da segnalare è la partecipazione di Michela Murgia: la scrittrice, vincitrice del Premio Campiello 2010, curerà la rubrica Barbarica Mente, a commento dell’argomento trattato nel primo talk show. Da non perdere la sigla di quindici secondi disegnata da GiPi (Gian Alfonso Pacinotti), con il sottofondo musicale di Iggy Pop.
Nella puntata odierna saranno ospiti: Renzo Bossi, al suo primo faccia a faccia televisivo; Alessandro Gassman, che ha recentemente presentato un documentario sul padre Vittorio; Morgan, che parlerà di tutte le vicende che l’hanno coinvolto. Il primo talk show riguarderà l’inseminazione eterologa, e tra gli ospiti avrà lo scrittore Tiziano Scarpa; il secondo tratterà il fenomeno editoriale Cotto e Mangiato (il libro di cucina di Benedetta Parodi in vetta alle classifiche di vendite) con l’autrice, Beppe Bigazzi, Franco Neri e Stefano Bonilli.
Daria Bignardi in conferenza stampa ha detto:
Sono entusiasta di tornare a La7 e in questo momento, in Rai è stata un’esperienza che definirei kafkiana. Il mio ritorno come l’arrivo di Mentana fa parte della volontà di La7 di compiere un certo percorso, considero l’esperienza di Rai2 per quello che è, un’esperienza. Ho solo capito tardi delle cose che altri avevano capito molto prima. Con la Rai avevo un contratto fino al 2011 che ho disdetto dalla mattina alla sera, il mio posto è La7.
Paolo Bassetti, amministratore delegato di Endemol Italia, ha aggiunto:
Ringrazio La7 che ha fatto ritornare a casa la nostra ragazza. Abbiamo fatto una parentesi in Rai che non definirei negativa ma forse un po’ faticosa. Quando è partita con questo programma era una delle prime e da allora ne sono seguiti tanti, tantissimi altri, forse troppi. Ormai tutti fanno interviste ma Daria ci mette sempre un valore aggiunto perché anticipa i tempi a modo suo, chi viene ospite non sa mai cosa succede, vista la sua imprevedibilità. Sono certo che anche quest’anno farà di questo programma una cosa unica nel suo genere.
Se cercate un programma live di tre ore, capace di offrire nuovi spunti di riflessione e la possibilità reale di interagire, non perdetevi ogni venerdì alle 21.10 Le invasioni barbariche.
Gooooood Morniiiiiiiing Vietnaaaam !!!!
desideravo informare la grande amica Daria Bignardi, che a giorni verrà data alle stampe mia opera editoriale, unico testo al mondo, sulle Donne del design, dal titolo, appunto “laDonnaèMobile! Donne del Design”. Gradirei poterne parlare con Daria, e valutare se possa venire accolta nel format .
Grazie
Luigi Patitucci
vedi mia posta elettronica con documentato e doveroso commento.non sono riuscita a trovere sito vostro via e-mail.Non smanazzo computer da sera a mane.E non ho voglia e pento per ui riportarlo.Bye
formigoni urticante daria troppo buona
La guardo spesso e sono convinto di fare bene. Guardo molti programmi culturali di vari canali televisivi. Rimango perplesso quando molti libri con i relativi autori vengono pubblicizzati su reti a pagamento. Reti che in pochi riescono a vedere. Un autore come può o cosa può fare affinché possa esternare il proprio pensiero, riguardante la pubblicazione dell’elaborato, in trasmissioni in chiaro? Noto che le numerosi segnalazioni librarie sono sempre o quasi gestiti in modo che l’invitato sia un personaggio pubblico o che fa dello scherno la sua casa. Sono convinto che non tutti possano apparire in chiaro ma come fare per far si, sempre se l’opera sia valida, che anche uno sconosciuto possa essere sponsorizzato da un programma televisivo in chiaro.