Maurizio Crozza alias Don Vito Corleone, nella copertina satirica della puntata di ieri di Di Martedì, il comico genovese ha indossato i panni del protagonista principale di due dei tre capitoli della saga di Mario Puzo resa nota dall’omonimo film di Francis Ford Coppola.
Maurizio “il padrino” Crozza entra in scena sulle note dell’inconfidibile valzer del Padrino di Nino Rota e ha un’arancia in mano, l’intervento sarà dedicato all’operazione che ha portato a 37 arresti a Roma (fra cui l’ex terrorista dei Nar Massimo Carminati) e una serie di indagati fra cui l’ex sindaco Gianni Alemanno:
Fino alla settimana scorsa il problema di Roma era la Panda di Marino. Trentasette persone arrestate a Roma per mafia, cento indagati fra cui l’ex sindaco Alemanno, consiglieri comunali, regionali, dirigenti del comuni. Che ti devo dire? Mi sto affezionando a Roma mi sento come a casa, come la mia Palermo, forse a Roma ci sono più mafiosi, ma per il resto è uguale, uguale. Bene beddo, Alemanno però un po’ se lo sentiva, due settimane fa era nelle periferie dalla parte dei poliziotti, diciamo che dalla parte dei poliziotti c’è rimasto, leggermente un po’ più circondato.
Crozza prosegue:
L’operazione dei Carabinieri di questa mattina l’hanno chiamata Mondo in Mezzo, beh visti quanti ne hanno arrestati l’avrei chiamata mezzo mondo. Quanto sei bella Roma con il cuppolone non ti sei accorta che sotto di te c’era una cupola più grossa. Bravi i carabinieri hanno voluto fare un omaggio a Michelangela: rinvio a giudizio universale, dall’affresco a tutti a fresco.
Nella seconda parte del video, Crozza parla del cambio di guida al Quirinale. E poi parla con Alfano:
Quello ha mandato la polizia contro gli operai della Thyssen, chissu è bravo. Quelli sono pericolosi, quelli e la Camusso, il vero problema di questo Paese è l’articolo 18.
E poi diventa Berlusconi… adesso godetevi il video!