A poche ore dall’inizio dell’attesissimo programma di Rai 2, gli studi di via Mecenate ospitano la conferenza stampa di The Voice. Noi di Cinetivu eravamo lì e abbiamo raccolto per voi le dichiarazioni di tutti i protagonisti.
Innanzitutto lo studio è molto grande e presenta tutte le caratteristiche del format originale: 4 sedie girevoli, che serviranno ai coach per ascoltare i cantanti senza aver modo di osservarli sul palco. Ogni coach ascolterà la voce di turno e, se ciò che sente gli piace, potrà schiacciare il pulsante I want you. Solo a questo punto la poltrona si gira verso il palco e il coach potrà osservare direttamente il cantante che ha scelto. Ma può anche accadere che più coach scelgano lo stesso cantante: in questo caso si crea una battaglia tra coach e sarà proprio l’aspirante concorrente a scegliere il proprio mentore. Questa fase prende il nome di Blind Audition, audizione alla cieca, per sottolineare l’importanza della voce nella fase di scelta.
Sul palco ci sarà anche un enorme ring, che servirà solo nelle fasi successive, denominate Battle. Al termine delle Blind Audition, i coach dovranno comporre una squadra di 16 cantanti, che si sfideranno su un ring per conquistare e convincere i propri coach. Solo otto concorrenti per squadra arriveranno alla fase finale. A questo punto inizieranno le Fasi Live con televoto, ospiti internazionali e duetti tra concorrenti e coach. La puntata finale è prevista per il 30 maggio, nella quale il pubblico da casa potrà finalmente eleggere La Voce.
Durante le domande e le dichiarazioni, tutti i protagonisti si sono affrettati a differenziare The Voice da tutti gli altri talent.
Riccardo Cocciante: “Sento un certo feeling con i cantanti che si sono presentati. Io, da giovane, avrei potuto fare strada solo in questo programma. Tutti gli altri talent mi avrebbero scartato per il mio fisico”.
Noemi: “Sono molto contenta perché con i miei ragazzi si è creato un rapporto speciale. Qui è tutto diverso: i ragazzi non vivono segregati, ma sono totalmente liberi. L’atmosfera è quella della preparazione di un live importante”.
Piero Pelù: “Ho accettato di partecipare a questo programma solo perché non si tratta di un talent. Qui c’è un rapporto diretto e creativo con la musica e non sforniamo prodotti pre-confezionati”.
Raffaella Carrà: “Poter solamente ascoltare il cantante sul palco, senza voltarsi, è davvero emozionante. Io credo che questo programma avrà un fortissimo impatto sul pubblico, perché finalmente viene valorizzata la voce”
L’appuntamento è quindi per domani sera, alle 21:05, su Rai 2. E voi cosa ne pensate? Curiosi di vedere la prima puntata di The Voice?