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Recorder – 9 – Otto sotto un tetto

Oggi la rubrica Recorder vi porterà indietro di quasi 20 anni, esattamente a Chicago a casa di una delle famiglie più simpatiche dei primi anni ’90, la famiglia Winslow del telefilm Otto sotto un tetto titolo originale Family Matters.

La serie è nata nel lontano 1989 ed è durata per ben 9 anni sino al 1998, è stata una delle serie più lunghe che, ha visto affrontare in 9 stagioni(la media è tra le 22/24 puntate a stagione) e 215 episodi con la durata di 25 minuti l’uno dei temi molto importanti.

La serie creata da William Bickley e Michael Warren e prodotta dagli stessi insieme a Thomas L. Miller, Robert L. Boyett e David W. Duclon, negli States è stata mandata in onda per la prima volta sul network ABC poi l’ultima stagione sulla CBS, in Italia la serie è stata trasmessa per la prima volta sulle reti Mediaset esattamente prima su Italia1, poi successivamente passata a Canale5.


Otto sotto un tetto racconta la storia di una simpatica famiglia formata da otto persone, con otto vite e tante storie da raccontare. Carl Winslow (Reginald VelJohnson) è un poliziotto che, nell’arco di nove stagioni riesce ad avere promozioni sino a diventare Capitano, è sposato con Harriette (Jo Marie Payton-France) e con lei ha tre fantastici figli, il primogenito Edward (Darius McCray), la secondogenita Laura (Kellie Shanygne) e la più piccolina Judith (Jaimee Foxworth, mandata fuori dal cast) insieme a loro abitano anche la madre Estelle (Rosetta LeNoire), la cognata Rachel (Telma Hopkin) ed il nipotino rompiscatole Richard (Bryton Mc Clure). Verso la quarta puntata entra nel cast il personaggio che poi renderà questa serie tv famosa, quel personaggio è Steve Urkel (Jaleel White, premiato nel lontano 1997 con l’Image Award) il loro vicino tanto genio quanto imbranato e sempre perdutamente innamorato di Laura.

Con l’andare avanti nel cast entrano nuovi personaggi tra cui il grande amico di Edward, il tontolone Waldo Geraldo Faldo (Shawn Harrison), Myra Monkhouse (Michelle Thomas) una fan di Steve, innamorata di lui e tremendamente in competizione con Laura. Steve farà esperimenti nuove invenzioni e riuscirà alla fine ad avere il cuore della dolce e bella Laura.

Il Telefilm non è solo un groviglio di battute e gag del tipo “Sono stato io a fare questo?”(battuta resa celebre dal grande Steve),ma si addentra in tematiche serie di un certo spessore come la solitudine, la diversità, il giudicare solo per l’apparenza, affronta temi come l’emarginazione e la violenza nelle scuole(su quest’ultimo tema fecero proprio una puntata speciale con i relativi commenti finali dei protagonisti della serie).

Sono molti i telefilm che hanno affrontato tematiche di questo genere ma Otto sotto un tetto è di gran lunga quello che più si è soffermato su tali mali insidiati nella nostra società. Non posso far altro che consigliare la visione del telefilm a chi non l’avesse mai visto e di riguardalo a chi già ha avuto il piacere di vederlo.

Vi riporterò qui sotto la canzone iniziale con le parole della sigla del telefilm, un modo per tornare indietro nel tempo ridendo e scherzando come era di consueto fare nel vedere Otto sotto un tetto:

It’s a rare condition, this day and age,
to read any good news on the newspaper page.
Love and tradition of the grand design,
some people say it’s even harder to find.
Well, then there must be some magic clue
inside these tearful walls
Cause all I see is a tower of dreams
real love burstin’ out of every seam.
As days go by,
we’re gonna fill our house with happiness.
The moon may cry,
we’re gonna smother the blues with tenderness.
When days go by,
there’s room for you, room for me,
for gentle hearts an opportunity.
As days go by,
it’s the bigger love of the family.

3 commenti su “Recorder – 9 – Otto sotto un tetto”

  1. Grande Telefilm, pieno di storie e temi interessanti.
    Poi come non amarlo…c’era il simpatico Steve Urkel che combinava tanti guai dicendo ogni volta alla sua dolce Laura: Laura!…sono stato io a fare questo? Era troppo forte con quei pantaloni livello ascellare e straccali connessi…

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