A vederli nei panni di Patti e Silvano, nessuno avrebbe scommesso su Debora Villa e Alessandro Sampaoli, i due attori di Camera Cafè che hanno trionfato a Pechino Express.
L’adventure reality condotto da Emanuele Filiberto si è concluso con la vittoria della coppia di attori, dopo un lungo viaggio dall’India alla Cina, tra mille prove che hanno forgiato il carattere dei concorrenti. Le tre coppie finaliste erano, appunto, gli attori, insieme ai ballerini Andrès Gil e Anastasia Kuzmina e zio e nipote, Costantino Della Gherardesca e Barù.
Numerose le prove dell’ultima puntata, una sfaticata lungo la Grande Muraglia ed altri simboli della Cina, un Paese tanto chiuso quanto affascinante, che ha segnato la tappa conclusiva di questa esperienza straordinaria, un tipo di reality che prima d’ora non si era mai visto in tv.
Non c’è l’immediatezza della diretta, ma non c’è nemmeno uno spazio circoscritto in cui i concorrenti devono muoversi, solo terre sconfinate e povere, autostop e ospitalità a discrezione della popolazione autoctona. Qui sta il fascino di Pechino Express, eppure la formula continua a non convincere, e seguire un’intera puntata a tratti è estenuante tanto quanto le prove che i concorrenti si ritrovano ad affrontare. Seguire le loro avventure passo per passo, in maniera troppo poco sintetica, fa venire il fiatone anche allo spettatore.
Le due coppie finaliste sono state gli attori e i ballerini, quelle che si sono impegnate maggiormente per tutta la durata del reality, a differenza di Costantino e Barù, eterni ultimi, ma tanto simpatici. Delusione sul finale per i giovani ballerini, l’accoppiata nata a Ballando con le stelle, mentre Debora Villa ha voluto addirittura baciare il collega Alessandro Sampaoli in bocca per la felicità.
Traendo qualche conclusione, Pechino Express non è stato un insuccesso, ma nemmeno il fenomeno della stagione: apprezzabile il fatto che Emanuele Filiberto non si sia preso tutta la scena e che il tema centrale sia rimasto sempre e comunque il viaggio; molto meno apprezzabile il fatto di aver tagliato davvero poche scene, come già detto. Si parla sì di un reality, che però non viene vissuto in diretta e quindi c’è la possibilità, assolutamente vantaggiosa, di poter tagliare tutte le parti superflue e concentrare le gag migliori e le scene più importanti senza che la pazienza dello spettatore si annichilisca nell’attesa di scoprire la coppia vincitrice, che sia una puntata qualunque o l’attesa finale che, diciamolo, un po’ ha fatto sudare anche noi. E non per la suspance.