Nella lunga carriera all’ombra del Biscione, Gerry Scotti è riuscito a costruirsi una fama sempre più consolidata di presentatore- intrattenitore, colui che si cala nel difficile ruolo di figura chiave di un programma, capace di veicolarne le sorti con un carisma non indifferente unito ad una affabilità e simpatia, tipica dei grandi “condottieri” della tv che fu. Non è un caso che abbia ricevuto qualche anno fa la difficile eredità di Corrado, traghettando La Corrida nel 21mo secolo con un successo degno dei tempi migliori.
Forte di una tradizione che lo vede nascere come conduttore radiofonico, una palestra insostituibile per molti presentatori televisivi, Scotti ha saputo rivalersi anche nel ruolo di attore con divertenti sitcom come Io e la mamma, con Delia Scala e Finalmente soli assieme Maria Amelia Monti e le recenti fiction televisive: Il mio amico Babbo Natale e Il mio amico Babbo Natale 2, in coppia con Lino Banfi a dimostrazione del suo estro a tutto tondo che lo rende simpatico a grandi e piccini.
Proprio per il suo ruolo all’interno della struttura Mediaset, Scotti aveva manifestato tempo fa il disagio di chi non si sente valorizzato a sufficienza rispetto a transfughi di altre Aziende (leggi Bonolis), paventando la possibilità di un probabile quanto clamoroso “salto del fosso”. Il recente accordo quinquennale sottoscritto con la propria casa madre, ha fugato ogni dubbio sulle reali intenzioni del presentatore, che proprio grazie al suddetto accordo, ha potuto dar vita al progetto “factory”, una struttura composta da autori e colleghi, insieme ai quali è al lavoro per trovare nuovi format per la tv da cui nasce il nuovo quiz del prime time Mediaset, Fifty-fifty.
Il gioco che ha preso il via ieri sera alle 18.45 su Canale 5, con la regia di Giancarlo Giovalli, nasce da un format olandese ideato da Intellygents e 2WayTraffic. Distribuito da 2WayTraffic e coprodotto da Rti assieme a Endemol Italia, di fatto è stato adattato per il pubblico italiano proprio dal team di collaboratori di Scotti, che a buon titolo può ritenere il nuovo programma come una sua creatura. Sarà forse per questo che alla prova del numero zero, il navigato presentatore non ha saputo nascondere una certa emozione, di chi sa di mettere in campo tutto il proprio prestigio.
E veniamo al gioco vero e proprio: protagoniste le coppie, per essere precisi tre coppie, due delle quali vengono eliminate nella prima fase, per lasciare il posto a quella che di fatto sarà la protagonista dell’intera trasmissione. Nella dinamica del quiz la conoscenza reciproca tra i componenti il binomio, legati da vincoli affettivi, d’amicizia o lavoro, riveste un ruolo decisivo: alla risposta dell’uno deve corrispondere la conferma o meno dell’altro, il quale dovrà “fidarsi” del responso emesso dal compare ma anche cambiarlo qualora lo ritenesse non corretto, il tutto volto alla conquista del montepremi finale che può arrivare fino a 300 mila euro.
Il titolo Fiftyfifty spiega appunto come l’andamento del gioco sia basato sull’interazione tra due persone, che possono vincere ma anche veder dimezzato il montepremi conquistato, prima rispondendo a un ciclo di dieci domande, poi a altre cinque, le cui risposte esatte, sempre confermate o meno dal proprio compagno, daranno la possibilità di vincere il premio finale.
E qui sta la dolente nota: il gioco perde buona parte del proprio pathos, già in parte compromesso dalla quantità industriale di pubblicità inserita, proprio nella fase più delicata, dove il presentatore non fa altro che verificare le risposte dei concorrenti confermandone la bontà. Il meccanismo conclusivo manca di mordente, della tensione giusta che fino all’ultimo fa sospirare e palpitare il pubblico a casa, all’unisono con i concorrenti in studio. Diciamo che sulla scorta della prima puntata 50-50, ci ha un po’ deluso, siamo certi che non mancheranno i necessari aggiustamenti.
Diciamo la verità: se il programma lo facevano condurre ad Amadeus parleremmo di Flop. Per ora Gerry Scotti salva la baracca, ma come dice il saggio Enzo il finale non tiene in sospeso… deludente!
Concordo con te Diego. Mi aspettavo molto di più da questo programma, e una struttura di gioco diversa. A mio parere hanno provato ad unire l’allegri di Passaparola con l’autorevolezza del Milionario, ma il mix (per ora) risulta scadente, noioso e privo di pathos. Ci fosse stato Amadeus sarebbe già un flop, ma non so per quanto la figura dello zio Gerry potrà ‘tener su la baracca’ se non ci saranno variazioni significative..
Gentilmente vorrei vedere la pubblicità DITEC nel programma FiftyFifty 50-50 di Gerry Scotti,sareste cosi gentili da volermi aiutare.grazie Francesco Mangano.,
Per me fifty fifty è una vera porcheria. Già il meccanismo del gioco “a coppie” è un qualcosa che in Italia ha funzionato molto raramente, in più questa specifica versione è di una lentezza e di una monotonia pazzesche.
La parte peggiore, secondo me, è il finale dove la coppia deve azzeccare quante risposte esatte darà. Oltre la lentezza della fase di gioco, è paradossale che uno, in certe circostanze, per vincere debba sbagliare! Quel che viene fuori, alla fine, è una vincita puramente aleatoria, degna dei pacchi di Insinna.
Spero vivamente che Gerry Scotti si accorga della porcheria che sta facendo e corra subito ai ripari, prima di subire danni permanenti alla sua carriera…………….
Il gioco 50-50 è appassionante, ma seguita da una deludente perdita dei concorrenti, le domande redatte per il gioco, dovrebbero essere più esatte, alcune domande riscontrano errori, e vengono passate per erronee mentre invece risultano esatte, come quella del giurassico, perchè dico questo perchè secondo una mia personale ricerca su internet pare anzi è esatta
il t-rex [tirannosuarus] appartiene proprio all’era giurassica, e non cretacea, dunque i due concorrenti avevano dato risposta esatta. allora io dico che bisogna prima essere sicuri delle informazioni prese, e poi in caso di errore
dare una seconda possibiltà ai concorrenti che hanno perso il montepremi
sei grande scotti tvtb dai fai sesso con me siii daiii su fallo sessooooo!!!
Sono molto delusa dal comportamento di Gerry Scotti. L’avvocato, alla domanda sulla primavera del Botticelli ha dato la risposta C. Naturalmente sbagliata. Gerry gli ha sfacciatamente fatto notare che prima aveva preso in considerazione la risposta A e che le intuizioni hanno un significato. Al che il concorrente ha cambiato la risposta vincendo 70.000 euro. A parte il fatto che i soldi non sono suoi, non è così buono con tutti. E poi ci scandalizziamo per i pacchi della RAI…..
Meglio Chi vuol essere milionario con la conduzione di Gerry Scotti sugli schermi di Canale 5 che, insieme a Flavio Insinna con L’Eredità di RAI 1, sta facendo una serie intera di ascolti positivi.