La ventiduesima giornata dei campionati mondiali di calcio ha visto completare il quadro dei quarti di finale che hanno eletto le quattro nazionali di calcio migliori del mondo. Televisivamente parlando, la fatica dovuta alla copertura completa e dettagliata di tutto l’evento sta dando i suoi frutti, ovviamente, in fatto di ascolti ma le personalità, che si danno da fare per far sì che ciò avvenga alla perfezione, stanno dando sfogo sempre più a comportamenti che rasentano la misantropia, gli screzi sono all’ordine del giorno e siamo molto fiduciosi sull’arrivo delle botte in diretta.
Maurizio Costanzo, come già detto più volte, è impegnato nella spedizione che vuole Sandro Mazzola presidente. Il Partito dello Scarafaggio che appoggia l’ex bandiera dell’Inter è in piena campagna elettorale e anche stavolta il Baffo si fa portavoce della nuova fazione politica, lanciando una stoccata forte e rindondante all’attuale presidente della Federcalcio, che evidentemente gli è simpatico come una zanzara nell’orecchio durante il sonno:
Abete è meraviglioso. Ha appena dichiarato che non ha sbagliato nulla. In Italia bisogna fare così, dire che non si è sbagliato nulla, neanche quando prendi una multa.
Ogni volta che Mazzola disquisisce di un argomento, Costanzo si scioglie come neve al sole, pende dalle sue labbra e fomenta il suo candidato rammentandogli che bisogna alzare la voce per farsi sentire ma Mazzola sorride timido, resta impalato, se ne sta buono buonino nel suo studio di Johannesburg e riguardo questa avventura non trova nient’altro da dire che:
Devo avvertire i miei parenti.
Sandro non è molto convinto e non prende una posizione chiara. Insomma, Mazzola sembra uno di quei tipi che, durante l’adolescenza, non ha mai attraversato la strada da solo, senza dirlo alla mamma, almeno fino ai 18 anni.
La querelle Costanzo-Abete è solo la prima in ordine di tempo. Diatribe come questa spuntano numerose come i funghi. Giampiero Galeazzi ha dato il via all’ennesima faida targata Rai sculacciando verbalmente Gigi Marzullo, ospite di Notti Mondiali, che si è beccato un rimbrotto senza precedenti e senza aver fatto praticamente nulla. Durante una battuta del Bisteccone, accolta tra il gelo generale, Galeazzi fulmina il re della notte televisiva in tal modo:
Marzullo non mi guardare così! Questa è una trasmissione leggera, non è una delle tue trasmissioni impalate! Impara e non fare uguale!
Non solo, quindi, Galeazzi si erge a professore di scienze della comunicazione ma pretende anche il copyright sulla sua immensa opera televisiva.
Linda Santaguida, durante Mondiali Rai Sprint, avverte il bisogno di ammettere candidamente che odia i calvi. De gustibus non disputandum est, certo ma non è proprio il massimo dire una cosa simile quando il presentatore della suddetta trasmissione è un certo Marco Mazzocchi, uno che non può certo vantarsi di una capigliatura alla Cugini di Campagna. La Santaguida, durante lo svolgersi della sua rubrica, pensa ad alta voce:
Sto litigando con i miei capelli!
Mazzocchi fa notare a Linda che non è carino vantarsi di avere una folta chioma ribelle quando in studio ci sono due calvi: Mazzocchi, appunto e l’allenatore Serse Cosmi. Il giornalista pretende anche di avere una posizione di leadership in quanto i calvi in studio sono la maggioranza, ma Linda lancia un’ulteriore frecciatina:
Siete una maggioranza sfortunata!
Come sapete, Linda Santaguida ha un disperato bisogno di un fidanzato calciatore che sta cercando attraverso un minuzioso casting. Durante la presentazione delle candidature, Linda apprezza le virtù di un papabile fidanzato ma si scontra col veto di Serse Cosmi che dà l’impressione di non apprezzare i gusti della Santaguida. La showgirl risponde in modo simpaticamente piccato:
Perchè non ti piace? Perchè ha troppi capelli?
Mazzocchi, anche in nome di Cosmi, alza bandiera bianca. (video)
Questo speciale corso per intraprendere al meglio ottimi rapporti interpersonali si avvale anche di ulteriori ore di lezione svolte da Marino Bartoletti, creatore del contest del PteroBlattero, ossia umiliare Sepp Blatter in fotomontaggi che esaltano tutta l’austerità che il presidente della Fifa riesce a trasudare. Il contributo video è notevole: un minuto e mezzo di fotomontaggi, la maggior parte di essi creati con il Windows Paint versione ’85, accompagnati dalla storica composizione per arpa dell’Intervallo.
D’Amico fa giustamente notare che Blatter sarebbe felicissimo di questa iniziativa, Bartoletti replica che ha ideato questo simpatico nomignolo solo perchè vuole bene a Blatter. Non pensiamo a cosa avrebbe fatto Bartoletti se avesse odiato Blatter, probabilmente gli avrebbe fatto dono di un libro a edizione limitata che raccoglie tutte le sue spassosissime battute.
Anche l’inviato Rai Stefano Bizzotto, formalmente impeccabile in tutti i suoi servizi, perde le staffe nei confronti di Marco Mazzocchi, durante Mondiali Rai Sprint. Bizzotto descrive in modo dettagliato il pre-partita della nazionale tedesca, prima di Germania-Argentina. Parla della condizione fisica dei calciatori, sciorina aneddoti storici, fornisce interviste e vari contributi. Mazzocchi decide di esaltare l’ottimo lavoro del suo collega con una domanda pertinentissima:
Secondo te, l’allenatore tedesco Löw si tinge i capelli?
Dopo essere stato al gioco, auspicando alla domanda di riserva, dinanzi all’insistenza infantile di Mazzocchi, Bizzotto sbotta e pur di zittire il collega, è pronto al suicidio professionale:
Ma non lo so, non lo so il colore dei capelli. Glielo chiederò, alla prossima intervista glielò chiederò!
L’ultima faida in corso riguarda quella che Maurizio Costanzo ha intrapreso verso il telespettatore medio. Con Marzullo ospite, Costanzo decide di brutalizzare il telespettatore, facendogli una bella domanda. Quale domanda? Sì, proprio quella:
Marzullo, si faccia una domanda e si dia una risposta!
Il terzo quarto di finale, il primo di questa giornata, è stato Argentina-Germania, terminato col risultato di 0-4. Grandissimo parterre di ospiti in tribuna: Angela Merkel, Charlize Theron e anche Leonardo DiCaprio. L’Argentina, vista oggi, somigliava proprio al Titanic tanto caro al divo hollywoodiano, viste le quattro sberle che la nazionale tedesca ha rifilato agli 11 di Maradona. Argentini mai davvero in partita, tedeschi ordinati e spietati, è fuori discussione che la Germania abbia meritato in pieno la qualificazione.
L’ultimo quarto di finale è stato Paraguay-Spagna, terminato col risultato di 0-1. Partita molto equilibrata con nessuna squadra che riesce a prendere il sopravvento sull’altra. Dopo lo psicodramma ghanese, anche la storia di questa partita sembra esser stata redatta da uno sceneggiatore ad hoc. Al 15′ del secondo tempo, il paraguaiano Cardozo fallisce un rigore, un minuto dopo lo spagnolo Xabi Alonso ha lo stesso triste destino, battendo lo stesso penalty due volte. Dopo aver sfiorato la qualificazione, grazie anche a un gol regolare giudicato in fuorigioco del paraguaiano Valdez, il Paraguay si arrende all’83’ al gol dello spagnolo Villa, sempre lui, che regala la semifinale alla sua nazionale.