La quattordicesima giornata dei campionati mondiali di calcio è stato il giorno del tutto per tutto per la nostra nazionale: una vittoria con la Slovacchia ci avrebbe regalato la qualificazione, così come un pareggio striminzito, che ci avrebbe permesso l’accesso agli ottavi ma non avrebbe fugato i dubbi sul gioco espresso dalla squadra di Lippi. Oltre al destino azzurro, però, la giornata televisiva è stata vissuta, da giornalisti e opinionisti, all’insegna della natura.
In effetti, il contesto sudafricano è notevole fonte di ispirazione per cui si può benissimo sorvolare ogni tanto sulle annose faccende calcistiche e concentrarsi su argomenti decisamente più bucolici. Ne sa qualcosa Marco Mazzocchi che, durante Mondiali Rai Sprint, ha dato vita a un altro di quei momenti ludici che caratterizzano l’ormai celebre contenitore sportivo.
Tra una formazione di Lippi e una previsione, ovviamente, mai azzeccata, il giornalista Rai inizia a trattare dei Big Five, ovvero i cinque animali più grandi della savana, tutto questo grazie ai servizi naturalistici di Alessandro Antinelli, che avrebbero fatto invidia perfino a Steve Irwin. Purtroppo la competenza documentaristica dei protagonisti in studio presenta alcune lacune, nessuno sa con certezza la lista di questi benedetti Big Five al punto che alcuni spettatori puristi correggono di continuo Mazzocchi con e-mail dall’aria vagamente irritata.
Elefante, Leone, Rinoceronte, Bufalo e Leopardo: questa è la lista dei Big Five che, più di una volta, è stata trasformata in Big Six con l’ingaggio inaspettato della Giraffa.
Da qui, l’idea geniale di Mazzocchi: fare un raffronto tra ognuno di questi animali e ogni personalità presente in studio. Linda Santaguida si autoproclama Giraffa, con i maschietti in studio che fanno a gara per associarsi alla figura del Giraffo e di conseguenza, accoppiarsi con la femmina e garantire la continuazione della specie. Una tecnica di rimorchio in disuso perfino tra i più tamarri dei latin lover.
Le risposte arrivate dalla gente a casa, evidentemente, molto interessata agli eventi sportivi, sono molteplici, talmente variegate che è difficile stabilire dove sia la follia, o nelle idee strampalate di Mazzocchi, o nella partecipazione delirante degli spettatori che, dando sfogo al loro estro, hanno proposto le seguenti associazioni: Mazzocchi a un Cercopiteco, Bartoletti a un Waterblick, Vincenzo D’Amico a un Kudu, Longhi a un Maraboli e la Santaguida a una Rock Dassie (galleria).
Vincenzo D’Amico e Carlo Longhi si lamentano di avere le corna mentre, invece, Marino Bartoletti fa un appello al nipotino, pregandolo di non spaventarsi:
Nonno è meglio di come lo disegnano. E’ come Jessica Rabbit!
Peccato che non abbia gradito, perchè dopo l’imparentamento con il Waterblick, l’immagine di Bartoletti ne era uscita notevolmente migliorata.
A proposito di parentele, anche a Sky dimostrano di non saper rinunciare al Gin Lemon durante le ore di lavoro e lo dimostra Fayna di Calcio Mercato Speciale Mondiali che ha notato una somiglianza tra il fenomeno argentino Leo Messi e nientedimeno che Heidi.
Dopo un pò di cultura, è ora di citare le cinque frasi emblematiche con le quali è stata caratterizzata la giornata.
Enrico Varriale decide di infrangere il luogo comune secondo il quale i calciatori non sanno l’italiano, includendo in questa prestigiosa categoria, anche i giornalisti:
Si possono dire un pò di cose con una certa certezza…
A proposito di associazioni, Maurizio Costanzo ne fa anch’egli una, probabilmente influenzata dalla sua cataratta:
Laura Barriales è la parente spagnola di Varriale.
Giampiero Galeazzi si affida all’alta cultura per partorire profonde metafore calcistiche:
Lippi con Cannavaro è come Moccia con i lucchetti.
E si preoccupa anche di illuminare il suo fido compare Costanzo su alcune terminologie tecniche che potrebbe non comprendere:
4-4-2 e 4-3-3 non sono prefissi telefonici!
Per l’ultimo, l’immenso commento tecnico di Beppe Dossena, grazie al quale, durante Ghana-Germania, ha sciorinato tutto il suo immenso background sportivo:
Uuuuuuhhhhh! Eeeeehhhhhh! Aaaaahhhh!
Vi ricordate della graziosa canzoncina anti-italiana composta da una fantomatica band tedesca, quel brano che Costanzo avrà sicuramente già caricato sul suo I-Pod? Bene, Dado, comico di Zelig, durante le Notti Mondiali, ha risposto con una versione anti-tedesca (video), brano, la cui grandezza artistica, si può riassumere citando il verso più poetico:
La figura di co****ni, l’hanno fatta a Berlino!
Le due partite pomeridiane sono state Slovacchia-Italia, terminata col risultato di 3-2 e Paraguay-Nuova Zelanda, terminata col risultato di 0-0. Disfatta epocale, quella della nazionale azzurra, che, in un girone che sulla carta avrebbe dovuto dominare, è stata eliminata al primo turno, per giunta ultima in classifica. Una nazionale che si è svegliata solamente nell’ultimo quarto d’ora, mostrando quella forza di volontà, mai mostrata nel corso del Mondiale. Buona parte della partita, infatti, si può riassumere con parte del commento di Fabio Caressa di Sky:
Hamsik… Zabavnik… Hamsik… Zabavnik… Hamsik… Zabavnik…
Caressa di Sky è clamorosamente di parte, com’è giusto che sia, ma esagera leggermente quando a un gol fantasma di Quagliarella, un tiro respinto sulla linea, ripete, circa un centinaio di volte, che la palla è dentro, senza discussione. Non supportato però da Beppe Bergomi che, quasi per paura di smentire Caressa, se ne sta zitto e non esprime giudizio.
Le qualificate agli ottavi del gruppo F sono Paraguay e Slovacchia.
Le partite serali sono state Danimarca-Giappone, terminata col risultato di 1-3 e Camerun-Olanda, terminata col risultato di 1-2. Davvero sorprendente la nazionale giapponese che vince e convince contro una Danimarca che stasera ha annoverato un portiere che non ne ha azzeccata una neanche per sbaglio. Non è stata una passeggiata, la vittoria dell’Olanda, comunque già qualificata, che ha la meglio sul Camerun solo nei minuti finali. Qualificate agli ottavi del gruppo E sono Olanda e Giappone.