Da venerdì 2 dicembre alle 23.00 debutta su Fox Sports (Sky 204) Collezione Capello, un programma che vede al centro l’allenatore Fabio Capello che racconta la sua carriera e intervista i suoi colleghi: Carlo Ancelotti è il primo a raccontarsi in esclusiva.
Grande giocatore, allenatore di fama internazionale, Fabio Capello apre un nuovo capitolo della sua vita professionale e lo fa aprendo la sua galleria dei ricordi e raccontando a Fox Sports le grandi stagioni vincenti con Milan, Roma, Juventus e Real Madrid e intervistando grandi allenatori.
Tutti i venerdì alle 23.00 su Fox Sports Collezione Capello, il nuovo programma del canale dei Top Player che da un lato fissa con parole su tela, le memorie, i segreti, le cose mai raccontate prima, delle grandi stagioni di mister Capello e dall’altro coglie l’anima nascosta dei più grandi allenatori attraverso interviste esclusive realizzate direttamente da Don Fabio.
Dopo essere stato giocatore vincendo 4 campionati e due Coppe Italia, allenatore di grande successo sia a livello nazionale mettendo in bacheca 8 campionati (6 in Italia e 2 in Spagna), sia a livello europeo con una Champions League e una Supercoppa Uefa, Fabio Capello esprime per la prima volta in televisione, il suo nuovo mondo, le espressioni delle sue idee di calcio che l’hanno portato a trionfare in Italia e in Spagna.
Nel primo episodio Fabio Capello intervista Carlo Ancelotti che si racconta come uomo e come allenatore.
Ancelotti ripercorre, in una lunga chiacchierata con il suo amico e collega, tutte le tappe della carriera da mister del Chelsea, del Paris Saint Germain, del Real Madrid e del Bayern Monaco.
Ancelotti all’interno della prima puntata di Collezione Capello dichiara:
Un giorno prima di giocare l’ultima partita del girone di Champions con il Paris Saint Germain mi hanno comunicato che se non avessi vinto la partita avrebbero cambiato allenatore.
Nella mia finale di Champions vinta con il Real Madrid avevo la sensazione che sarebbe potuto succedere qualcosa di positivo per noi. È successo gli ultimi 5 minuti e abbiamo avuto fortuna.
Su Zidane:
Quando era mio vice al Real Madrid era già pronto per fare l’allenatore a grande livello perché ha avuto l’umiltà di non sapere già tutto, di imparare nuove cose come la metodologia di allenamento.